LAMEZIA TERME Udienza rinviata al prossimo 10 gennaio 2024 per il procedimento che riguarda il consigliere comunale di Lamezia Terme, Ruggero Pegna. Questa la decisione dei giudici del Tribunale di Lamezia Terme nel corso dell’udienza di questa mattina. L’accusa nei confronti del promoter lametino è di falsità ideologica per la quale il 10 ottobre dello scorso anno il gip del tribunale lametino aveva ordinato al pm Santo Melidona di formulare l’imputazione coatta. Oltre al rinvio dell’udienza all’anno prossimo, il giudice ha ammesso come parte civile il candidato nonché primo dei non eletti alle ultime elezioni a Lamezia Terme, Vincenzino Ruberto.
Un procedimento che nasce da una vicenda già nota da tempo a Lamezia, quando cioè Vincenzino Ruberto – primo dei non eletti in occasione dell’elezione del nuovo sindaco – aveva presentato una serie di denunce alla fine del 2019 nei confronti di alcuni componenti del Consiglio comunale di Lamezia Terme che, secondo Ruberto, avrebbero reso false dichiarazioni nelle autocertificazioni relative «all’insussistenza di incompatibilità in corso» con il Comune lametino. Pegna, dal canto suo, aveva sempre sostenuto che i debiti verso l’ente fossero frutto «di un errore dell’amministrazione che aveva considerato il promoter comproprietario di un immobile per il quale risultava omesso il pagamento dell’Imu». Una tesi peraltro accolta dal pm del Tribunale di Lamezia Terme che, nel frattempo, aveva presentato richiesta di archiviazione, in parte motivata all’epoca dalla sospensione del Consiglio comunale.
Fa discutere, invece, la decisione del Comune di Lamezia Terme che non ha deciso di costituirsi come parte offesa del procedimento, nonostante l’indicazione del pm al momento della formulazione dell’accusa nei confronti di Ruggero Pegna. Un passo indietro dell’amministrazione Mascaro inaspettato perché la decisione sembrava certa da tempo. (Gi. Cu.)
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