MILANO È stata revocata l’amministrazione giudiziaria all’azienda con sede in provincia di Vercelli che, dopo essersi aggiudicata, nel 2020, la gara da oltre 15 milioni e mezzo bandita da So.Ge.Mi. per i lavori di realizzazione della nuova piattaforma logistica all’interno dell’Ortomercato, secondo le indagini della Procura, avrebbe dato in subappalto i “servizi di trasporto e di altro genere” a una società ritenuta riconducibile a un imprenditore condannato definitivamente per ‘ndrangheta. A deciderlo è stata la sezione misure di prevenzione del Tribunale in quanto la stessa amministrazione giudiziaria ha «consentito di svolgere un importante e profondo intervento di riorganizzazione e ammodernamento aziendale». E questo, si legge nel provvedimento, grazie alla «professionalità» degli amministratori giudiziari e alla «duttilità» dei vertici aziendali hanno «saputo cogliere l’occasione dell’intervento di prevenzione per avviare una riqualificazione legale« della azienda in un settore, quello del movimento terra, caratterizzato da «infiltrazioni criminali».
Dall’istruttoria svolta e dai documenti depositati, ha rilevato il giudice estensore Fabio Roia, che è presidente della stessa sezione e è alla guida come facente funzione del Tribunale milanese, «risultano pienamente raggiunti gli obbiettivi tracciati», tra cui il «mutamento degli organi di controllo societari esistenti», lo scorso novembre, quando venne applicata la misura disposta per un anno ma revocata dopo sei mesi. Per il pm Paolo Storari, la srl, ora riorganizzata, si sarebbe servita di Medi Opere srl, il cui titolare di fatto sarebbe stato Pietro Paolo Portolesi, considerato dal 2002 componente, con «la dote di ‘santa’», della locale di Volpiano (Torino). (Ansa)
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