CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di Giovanni Passalacqua detto “u Gigliotti” raggiunto dall’ordinanza nell’ambito dell’operazione della Dda di Catanzaro denominata “Flash” che individua nel capoluogo la cosca degli zingari dei quali l’indagato viene indicato come esponente apicale. Passalacqua, difeso dagli avvocati Vincenzo Varano e Salvatore Iannone, è accusato di associazione mafiosa. L’uomo, ex convivente della collaboratrice di giustizia Annamaria Cerminara, e personaggio chiave del clan degli zingari, avrebbe rifiutato la proposta dei crotonesi di diventare «unico referente su Catanzaro», riuscendo a ottenere l’indipendenza del clan e la possibilità di gestire estorsioni e traffico di droga a Catanzaro non più come manovalanza delle cosche crotonesi ma operando alla pari. Passalacqua, racconta Cerminara nel corso di un interrogatorio, «gestiva tutti i gruppi nomadi di Catanzaro Sala, Lido e Germaneto». E «riceveva ingenti somme di denaro da soggetti che gli chiedevano i voti e si accordava con i capi nomadi che avevano il controllo delle zone». Ai quattro capi rom «corrispondeva parte delle somme di denaro» per «reperire i voti in favore del candidato prescelto».
Annullata l’ordinanza, al momento Passalacqua è detenuto solo per quanto riguarda la condanna riportata per la rapina milionaria alla Sicurtransport.
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x