VIBO VALENTIA Dopo giorni di pioggia intensa, uno squarcio nel cielo e un raggio di sole ha illuminato e accompagnato quasi simbolicamente il sopralluogo in località Cocari, luogo scelto per il cantiere del nuovo ospedale di Vibo Valentia. Lo si potrebbe definire un appuntamento con la storia, anche perché dopo l’annuncio di qualche giorno fa da parte del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sulla nascita del nuovo presidio ospedaliero vibonese si sono sprecate le riesumazioni degli episodi e gli appuntamenti mancati del passato e che, almeno dal 2007, hanno accompagnato la vicenda nota di questo travagliato progetto.
È da qui, da questo cantiere, che dipendono le speranze dei cittadini del comprensorio, quelle rimaste dopo anni di annunci e proclami che si ripetono da 16 anni. Superati gli ultimi ostacoli, anche quelli della magistratura vibonese che ha fatto luce sui lavori complementari del Fosso Calzone, per il nuovo ospedale di Vibo Valentia finalmente ci siamo. «Questo appuntamento rappresenta la svolta dopo tante, troppe vicissitudini». A parlare è Domenico Pallaria, responsabile del procedimento. «Ora non ci sono più dubbi» ha detto «da questo momento in poi parte veramente, prima con lo stralcio poi con l’ospedale vero e proprio».
«Io – ricorda – sono subentrato nel 2015 quando è stato firmato il contratto per il progetto definitivo, poi c’è stata tutta una serie vicissitudini per definire la progettazione, per definire le opere complementari, ma anche con l’impresa dei lavori e con la Procura di Vibo per due sequestri. Ora, però, tutto fortunatamente è stato risolto per il meglio». Al sopralluogo presenti, fra gli altri, anche il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, i rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio ma anche Pasquale Gidaro, dirigente del settore edilizia sanitaria della Regione, figure istituzionali e politiche e l’assessore regionale Rosario Varì.
Poi l’appuntamento più importante in Municipio, l’incontro solenne per la firma del verbale di consegna dei lavori, alla presenza dei dirigenti regionali, del questore e dei comandanti provinciali delle forze dell’ordine. (g.curcio@corrierecal.it)
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