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Centrodestra “caterpillar”, la “Omnibus” viaggia spedita verso l’ok in Consiglio regionale

In “Prima” sì al testo, già inserito all’odg della seduta di lunedì. Ok al referendum solo consultivo sulle fusioni. Opposizione sul piede di guerra

Pubblicato il: 19/05/2023 – 16:31
Centrodestra “caterpillar”, la “Omnibus” viaggia spedita verso l’ok in Consiglio regionale

REGGIO CALABRIA A tempi di record. Sotto la spinta della maggioranza di centrodestra la “Omnibus” viaggia verso l’approvazione in aula e con la “Omnibus” viaggia verso l’approvazione anche la norma che rende il referendum sulla fusione dei Comuni consultivo e non vincolante.
Dopo l’ok in terza Commissione, il provvedimento presentato dai consiglieri di iniziativa di Gianluca Gallo (Forza Italia), Pietro Molinaro (Lega), Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), Michele Comito (Forza Italia) e Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia) e contenente norme tra di loro molto eterogenee, è stato approvato oggi anche dalla prima Commissione Affari istituzionali: adesso resta solo il passaggio in seconda Commissione Bilancio per il parere finanziario e poi palla al Consiglio regionale, che se ne occuperà (e la licenzierà, stando ai numeri schiaccianti della maggioranza di centrodestra) nella seduta di lunedì, nel cui odg il testo è già stato inserito. 
Velocissima, la seduta della prima Commissione, poco più di mezzora, assorbita in gran parte dalla presentazione degli emendamenti. La Prima – si ricava dal resoconto di seduta – ha audito il vicepresidente vicario di Anci Calabria Carmelo che ha chiesto lo stralcio dell’articolo 3 della “Omnibus” (quello sulla fusione dei Comuni) per ulteriori approfondimenti. Il forzista Giuseppe Mattiani ha eccepito precisando che «per la norma in questione è soltanto previsto l’adeguamento al portato costituzionale». Quindi, la “Omnibus” passa all’unanimità, ma dei presenti, perché alla seduta della Prima non avrebbero partecipato esponenti dell’opposizione. Un segnale quello che la minoranza, sul piede di guerra, avrebbe voluto rimarcare, in segno di protesta nei confronti del metodo e del merito della “Omnibus”, che oggettivamente si configura come un “patchwork” di norme del tutto slegate tra di loro (si interviene sui Consorzi di bonifica, sulle strutture speciali della Regione, sui revisori dei conti di Giunta e Consiglio, sull’Arpacal, sulla associazione “Città del Sole”, sui Consorzi di bonifica, sulle assunzioni in sanità e sulle fusioni, e tutto in un unico testo…). A far discutere, tanto da aver già provocato uno scontro frontale, è soprattutto l’articolo 3 che – a dire dell’opposizione  – “annacqua” la portata del referendum sulla fusione dei Comuni rendendolo puramente consultivo: un’escamotage che per la minoranza il centrodestra vuole concretizzare per rendere più spedito l’iter della proposta di legge sulla creazione della “Grande Cosenza” attraverso la fusione dei Comuni del capoluogo, di Rende e di Castrolibero. (a. c.)

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