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Il dibattito

A Rende la richiesta di dimissioni della maggioranza: «Consiliatura segnata da fallimenti e vicende giudiziarie»

Partecipata assemblea promossa da AttivaRende, Federazione Riformista, Italia del Meridione e dall’associazione “Carlo Rosselli”

Pubblicato il: 20/05/2023 – 21:10
A Rende la richiesta di dimissioni della maggioranza: «Consiliatura segnata da fallimenti e vicende giudiziarie»

RENDE Si è tenuta ieri al Museo del Presente di Rende una partecipata assemblea promossa da AttivaRende, Federazione Riformista, Italia del Meridione e dall’associazione “Carlo Rosselli”. Decine di interventi di cittadini, imprenditori, associazioni, con il leit motiv comune: «l’invito rivolto alla maggioranza di dimettersi subito e chiudere in maniera definitiva una consiliatura segnata da fallimenti amministrativi e da una serie di vicende giudiziarie che coinvolgono il sindaco e altri esponenti della giunta».

Il dibattito

Nel corso del dibattito a cui hanno partecipato diversi consiglieri comunali di minoranza, hanno preso la parola la consigliera comunale di Cosenza Bianca Rende e i consiglieri, Sandro Principe Mimmo Talarico. Quest’ultimo, capogruppo di AttivaRende, ha sottolineato che «l’esperienza Manna è figlia di un patto trasversale di pezzi di partito, dal PD a Forza Italia. Non è un caso che il Sindaco Manna abbia ricoperto importanti incarichi sovracomunali con il sostegno della politica regionale. Sbaglia chi, ha sostenuto Talarico, dividerci tra giustizialisti e garantisti. Siamo difronte a un gigantesco problema di tipo politico che non può essere delegato alla Magistratura. Il rischio, non auspicabile, dello scioglimento del Consiglio Comunale aggrava le responsabilità della maggioranza di centrodestra alla guida del comune. Una presa di posizione netta e chiara assunta mesi orsono avrebbe con ogni probabilità evitato danni peggiori alla cittadinanza.
In pochi mesi abbiamo sperimento sette cambi al vertice del comune e quattro distinti sindaci. La città da tempo soffre della mancanza di una guida. Languono i servizi e gli investimenti e la stessa gestione del PNRR rischia di naufragare».
Per Talarico «occorre costruire una nuova alleanza: generazionale, sociale e tra istituzioni, per uscire dalla crisi. Occorre rompere l’isolamento e la marginalizzazione della città un tempo modello in Calabria e nel Mezzogiorno. Le principali forze di opposizione sono già al lavoro».

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