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SETTE GIORNI DI CALABRESI PENSIERI

Le vere emergenze nell’area urbana di Cosenza e le (tante) chiacchiere sulla città unica

La sindaca (facente funzioni) passata dalla lotta al comunismo in Polonia alla Questione meridionale. La bella biografia di Tridico. Il coraggio dei giudici ragazzini. Sandra Savaglio e la sua comp…

Pubblicato il: 20/05/2023 – 6:54
di Paride Leporace
Le vere emergenze nell’area urbana di Cosenza e le (tante) chiacchiere sulla città unica

Nell’area urbana di Cosenza stenta a trovarsi sintesi sul Comune unico. Molte chiacchiere e pochi fatti. Restano le emergenze. Soprattutto quella dell’agibilità democratica e della mafia.
A Rende l’ultimo capitolo segna la condanna di primo grado del sindaco in carica Marcello Manna a due anni e otto mesi per corruzione nell’affaire del giudice Petrini. Il penalista urla al teorema «costruito ad hoc contro di me», forse andrebbero spiegati meglio eventuali burattinai e finalità del complotto. Manna ha deciso di non dimettersi e intanto la Commissione di accesso prosegue il suo lavoro nel municipio della città che ha l’Università più grande della Calabria e con tradizione riformista di degno rispetto. Rende rischia di essere una sorta di Platì.
Per effetto della discutibile Legge Severino, al posto del sindaco sospeso diventa facente funzioni la professoressa Marta Petrusewicz che è stata nominata vicesindaco. C’è stata scarsa attenzione alla notizia. Una donna decisa sindaco di Rende, in precedenza c’era stata la professoressa Antonietta Feola (voto 8) in ben altro momento della vita sociale locale. Ha dichiarato la vicesindaca, che si distinse da giovane per la contestazione al regime comunista della sua Polonia: «È nella mia educazione e cultura che quando la collettività a cui appartieni è in difficoltà non ci si possa tirare indietro». Considerata la gravità di alcune questioni personali che interessano la docente la risposta merita ancora più attenzione.

Marta Petrusewicz (foto sopra), allieva di Witold Wula, è una delle maggiori esperte di Questione meridionale. È risaputo che abbia insegnato ad Arcavacata, molti dimenticano che ha avuto anche docenza ad Harvard e Princeton e che casa sua a New York era frequentata dalla migliore intellighenzia americana. Tra i tanti errori politici commessi da Manna, l’aver garantito la presenza di assessori con pensiero critico ha molto aiutato la sua maggioranza trasversale in forma di marmellata, impedendo di naufragare prima del tempo. Il richiamo del sindaco facente funzioni sul «pensare al Meridione come un covo di malavitosi e corrotti» merita approfondimenti ma con nomi e cognomi ben evidenziati. Voto “dieci” per coraggio e determinazione al nuovo sindaco dell’emergenza che ha pensiero diverso da molte componenti della sua maggioranza, spesso impresentabili. Passato il Campagnano, nella confinante Castrolibero a furor di popolo è stato rieletto sindaco invece Orlandino Greco, già consigliere regionale. Il nuovo sindaco ha un processo in corso per accuse di pentiti che lo indicano colluso con i clan. In caso di eventuale condanna finirà sospeso come Manna. Almeno però ha avuto una legittimazione dal voto popolare. Il sindaco Franz Caruso in questi giorni si è messo lancia in resta contro la Regione per le modifiche alle norme sulla fusione dei comuni. Polemica giusta perché non si scavalca la sovranità popolare, ma sulla vicenda Rende e Castrolibero niente da dichiarare? Il dibattito sì.
Il sindaco di Cosenza, unione o meno, dovrebbe far sentire la sua voce.

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Sulla “Stampa” bel reportage di Giuseppe Salvaggiulo (voto “otto” a chi ha occhio e tasto fuor di velina) sui giovani magistrati che affrontano la ‘ndrangheta e la malagiustizia a Vibo Valentia. Abbiamo scoperto che i giudici con capelli brizzolati o bianchi evitano trasferimenti volontari in Calabria, nonostante gli incentivi di stipendio. I bandi del Csm finiscono deserti. Sono dei magistrati senza qualità lontano dal coraggio civico di Caponnetto che andò nella trincea di Palermo. Voto “nove” invece ai giovani magistrati (molte sono donne) che pur privi di esperienza pregressa esercitano un prezioso ruolo di supplenza iniziando la loro carriera nelle disagiate aule di Giustizia calabresi.

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Pasquale Tridico

Ho scoperto che Pasquale Tridico, defenestrato presidente dell’Inps, nato a Scala Coeli in Calabria e padre del Reddito di cittadinanza, è figlio di un guardiano di mucche. Era sordomuto, e veniva considerato un ritardato. La figlia scopre che il papà era curabile e si rivolge alla mutua per avere un apparecchio che cura il suo disagio. Papà Tridico grazie ai figli scopre anche che può lavorare a Torino come bidello dove si trasferisce con tutta la famiglia. Pasquale Tridico durante gli studi superiori l’estate va a lavorare in Germania: fa lavapiatti, il cameriere, l’animatore di colonie estive. Diventerà professore universitario. Dietro il reddito di cittadinanza c’è una storia di ascensore sociale calabrese e nazionale e di emigrazione. Magnifica biografia quella di Pasquale Tridico e voto “dieci”.

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Apprendiamo che del centinaio di orologi della Cittadella della Regione a Catanzaro la gran parte sono fermi. Compreso quello del lato Nord sull’esterno che non offre una grande immagine ad una Regione che deve molto recuperare in termini di efficienza e puntualità. Voto “zero” al capo manutentore e a chi si occupa degli orologi. O non c’è neanche un responsabile?

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Crollato il Ponte a Longobucco restano i danni. La Camera ha bocciato un ordine del giorno dei Cinque Stelle che chiedeva un decreto ad hoc per mettere in sicurezza. La Lega ha invece presentato il suo che si preoccupa di monitorare l’inchiesta interna dell’Anas. Ma Salvini non aveva promesso altro? E noi che speravamo di accertare subito le responsabilità. Vi evito il voto.

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I detenuti di Cosenza e Corigliano-Rossano che seguono il corso di teatro con l’attore Adolfo Adamo hanno inviato una loro donazione alla popolazione dell’Emilia Romagna devastata dall’alluvione. Chi soffre ha sempre cuore. Voto “otto” per il bel gesto.

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A Crotone è sbarcata la nave da crociera “Aida blu” con mille passeggeri tedeschi a bordo. Ad accoglierli in piazza Pitagora gli studenti della scuola media “Anna Frank”che con i loro flauti hanno eseguito l’inno tedesco e quello europeo. Ogni tre settimane la nave porterà i crocieristi tedeschi a Crotone che riceveranno un omaggio floreale donato dalla comunità locale. Anche così si migliora il turismo calabrese. Voto “dieci”.

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L’astrofisica Sandra Savaglio ha concesso un’intervista a Repubblica. Domanda sull’assessorato offerto dalla presidente Jole Santelli di Forza Italia. «Non sono di destra e mi arrovellai. Ma Jole mi aveva chiesto di aiutarla a cambiare la nostra bellissima regione. Amava la Calabria. Voleva vedere la legalità prevalere e puntava sulla ricerca. Come le potevo dire di no?». Domanda anche sulla sua compagna tedesca Ute e la nostra regione: «Non le piacciono i cani randagi, la spazzatura, la guida sregolata, le piace il sole, la cultura, l’umanità della gente». Preziosi appunti per il successore di Jole. A Sandra e Ute voto “dieci” per impreziosire la modernità della nuova Calabria.

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L’arcivescovo di Cosenza, Giovanni Checchinato, ha annunciato con una bellissima locandina che il prossimo 7 giugno in una parrocchia della sua Arcidiocesi si svolgerà una veglia di preghiera per il superamento dell’omotransfobia e della bifobia. Come negare al monsignore una magnifico e convinto “dieci”? (redazione@corrierecal.it)

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