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«No all’autonomia», 50mila persone a Napoli per la mobilitazione

La manifestazione dei sindacati. «Annullare le diseguaglianze tra regioni»

Pubblicato il: 20/05/2023 – 12:38
«No all’autonomia», 50mila persone a Napoli per la mobilitazione

NAPOLI Sono 50mila, secondo i numeri forniti dagli organizzatori, le persone in piazza alla rotonda Diaz di Napoli per la terza tappa della manifestazione “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti” organizzata da Cgil, Cisl e Uil con i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri . A Napoli sono arrivate centinaia di pullman e treni speciali da Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia.

No all’autonomia differenziata

La protesta porta con sé anche un no secco anche all’autonomia differenziata. «Le disuguaglianze sono aumentate e il Mezzogiorno, è sotto gli occhi di tutti, ha pagato un prezzo doppio. Negli ultimi venti anni un milione e 200mila giovani se ne sono andati dal Mezzogiorno per andare in giro per l’Europa o da altre parti a cercare lavoro e in buona parte questi sono anche laureati, quindi, questo ha determinato un processo di impoverimento». Spiega il leader Cgil, Maurizio Landini: «C’è il rischio – secondo Landini – che queste disuguaglianze aumentino e una delle ragioni per cui noi manifestiamo e pensiamo che le scelte del governo siano sbagliate è perché non c’è bisogno dell’autonomia differenziata, c’è già abbastanza divisione, c’è già abbastanza diversità». «Abbiamo costruito una piattaforma molto impegnativa e oggi siamo a Napoli dove chiudiamo questo ciclo di mobilitazione che va avanti da due mani. Aspettiamo di capire se il governo dà un segnale di disponibilità per la ripresa del dialogo e del confronto. Diversamente, non staremo con le mani in mano». È il monito che giunge dal segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. E Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil prosegue: «L’inflazione continua a mordere e per questo diciamo che, oltre all’intervento sul cuneo fiscale che rivendichiamo, chiediamo ancora interventi come la detassazione degli aumenti contrattuali e interventi strutturali. Pensiamo che questi siano i temi sui quali il governo deve ancora confrontarsi e decidere. In assenza di confronto, la mobilitazione continua. Siccome siamo a Napoli diciamo Ricominciamo da tre e andiamo avanti».

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