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Sequestro di beni per 1,2 milioni di euro a pregiudicato lametino, la Cassazione annulla con rinvio

Galiano era già stato condannato nel processo “Perseo”. La vicenda trae origine da un decreto di confisca eseguito tra Piemonte e Calabria

Pubblicato il: 20/05/2023 – 16:00
Sequestro di beni per 1,2 milioni di euro a pregiudicato lametino, la Cassazione annulla con rinvio

CATANZARO La Cassazione ha annullato con rinvio la confisca dei beni per 1,2 milioni di euro a Giorgio Galiano.
La vicenda trae origine da un decreto di confisca, eseguito in Calabria e Piemonte, avente ad oggetto beni immobili e mobili, aziende e disponibilità finanziarie asseritamente riconducibili a Giorgio Galiano, di Lamezia Terme, già condannato per associazione mafiosa nell’ambito del processo antimafia Perseo.
Il provvedimento genetico, emesso dal Tribunale di Catanzaro – sezione seconda penale – su conforme richiesta della Dda di Catanzaro, era stato da subito avversato dalle difese di Galiano e di terzi interessati, rappresentati dagli avvocati Antonio Larussa, Francesco Gambardella e Francesco Iacopino. In particolare i difensori avevano allegato circostanze incompatibili con la ricostruzione accusatoria e depositato anche corpose consulenze tecniche tese a dimostrare la provenienza lecita dei beni e delle disponibilità finanziarie e l’erroneo calcolo della sperequazione patrimoniale sostenuta dall’accusa. E già nelle fasi di merito le deduzioni difensive avevano sortito ampi esiti liberatori, con restituzione di terreni e vari fabbricati, sia in Calabria che in Piemonte. Nondimeno, uno spazio applicativo della confisca, seppure avversato dai difensori, reggeva in primo e in secondo grado. Una doppia conforme che, però, non ha convinto la V Sezione penale della Suprema Corte. Gli ermellini, nonostante gli spazi difensivi in detta fase siano notoriamente ristretti, hanno annullato con rinvio il decreto della Corte territoriale. Tutto da rifare, dunque. Si attende ora l’esito del nuovo giudizio di appello.

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