REGGIO CALABRIA “In relazione a quanto accaduto nei giorni scorsi a Catanzaro, dove un marocchino ventenne avrebbe sferrato calci al basso ventre della fidanzata sedicenne, perché la stessa non sarebbe stata d’accordo nell’interrompere una gravidanza, ad accertamento dei fatti, sarebbe importante comminargli un’equa sanzione ed una volta scontata espellerlo per sempre dal territorio italiano”: è quanto sostiene il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale. “Invece, è stato ammesso al lusso dei domiciliari nonostante sia emerso abbia finanche precedenti – continua il Garante – ma si sa che lo Stato italiano è considerato in ogni angolo del mondo quale paradiso di chiunque voglia delinquere. Una fama guadagnata sul campo in virtù di leggi sulla carta efficaci, ma in sostanza raggirabili troppo facilmente”. “Far scontare una condanna equamente commisurata al reato ed espellere dal territorio definitivamente soggetti di tal portata, significherebbe davvero assestare un duro colpo alla violenza di genere – sottolinea Marziale – ed in casi, come quello preso in esame, significherebbe davvero cominciare a tutelare i minorenni, andando oltre gli sterili convegni su prevenzione e sensibilizzazione utili solo a far maturare consensi elettorali”. “Mi offro volontario ad accompagnare fuori dal territorio io personalmente il soggetto – conclude Marziale – in quanto Garante di due minori coinvolti, la madre e il nascituro, ma so essere questa un’utopia nel paese di Franceschiello”.
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