LAMEZIA TERME A far rumore sono i grandi assenti, dalla politica alla gran parte delle associazioni del territorio. Dagli amministratori locali, nessun sindaco presente dell’intero comprensorio, agli esponenti eletti in Parlamento. A Lamezia Terme questa mattina davanti al presidio ospedaliero erano presenti poche decine di persone. Segno tangibile che, nonostante gli sforzi del “Coordinamento Sanità 19 marzo” degli ultimi giorni, la cittadinanza lametina, ha risposto voltando le spalle. L’obiettivo del sit-in organizzato questa mattina non è stato raggiunto dalla forma, ma dalla sostanza sì. Già perché dopo l’incontro organizzato con la Marasco, su incarico del nuovo commissario straordinario all’Asp di Catanzaro, la delegazione ha ottenuto un prossimo faccia a faccia proprio con Battistini fissato per giovedì 25 maggio.
«Pensiamo che non sia più possibile che il nostro presidio non dia risposte all’utenza. Lo abbiamo ribadito questa mattina, siamo la voce dei cittadini e in questi mesi abbiamo raccolto tutti i loro disagi ogni qual volta si recano nel nostro presidio. Abbiamo portato all’attenzione della dottoressa Marasco, è stato stilato un verbale in cui sono stati riportati i punti più critici e sui quali ci battiamo da tempo: la risonanza magnetica, quella cardiaca ferma da gennaio, la Tac, il problema del pronto soccorso dove mancano medici, insomma tutti quei disagi che l’utenza trova quando viene qui in ospedale. Lamezia non piò più stare in queste condizioni».
L’incontro, dunque, servirà ad accendere i riflettori ancora una volta sui punti più critici anche perché, spiega ancora Branca «abbiamo bisogno di una sanità che funzioni e che funzioni bene. Noi siamo con gli operatori, hanno il nostro sostegno perché vogliamo che il nostro presidio sia potenziato e funzionante al meglio. Quindi non si parla di chiusura, non vogliamo che si chiuda, non l’abbiamo mai detto. Vogliamo che il nostro ospedale funzioni e penso che sia la cosa che vogliono tutti».
Così come accaduto nell’ultimo sit-in, anche questa mattina la partecipazione della cittadinanza è stata esigua. Un segnale sconfortante, certo, ma che fa ben capire in che termini i cittadini lametini siano ormai disincantati davanti alle continue promesse e gli slogan della politica. Tempi molto lontani quelli della grande protesta di cui il Coordinamento porta ancora il nome. È da parte loro che arriva il ringraziamento a chi ha preso parte al sit-in, ma anche un messaggio rivolto ai grandi assenti. «L’unica cosa che ci rammarica è quella di non avere i nostri politici a questo sit-in. Non abbiamo il sindaco, non abbiamo i nostri deputati nonostante siano stati invitati ufficialmente. Io ringrazio tutti i cittadini che questa mattina hanno preso parte questo sit-in perché hanno dimostrato di avere la voglia di alzare la testa, di difendere con le unghie questa struttura e la nostra sanità». (g.curcio@corrierecal.it)
x
x