CATANZARO «Ieri il ministro Lollobrigida mi ha chiamato e mi ha detto che è preoccupato della messa a terra delle risorse Pnrr dei Consorzi di bonifica per l’acqua, sono più di 100 milioni di euro. Se i Consorzi di bonifica non dovessero essere nella condizione di svolgere queste attività per le quali hanno avuto risorse del Pnrr sarebbe un grande problema». Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto, a margine di un incontro alla Cittadella: Occhiuto ha espresso preoccupazione anche per un ritardo dell’Autorità portuale di Gioia Tauro nella realizzazione di un altro intervento finanziato con il Pnrr.
«Non possiamo perdere risorse del Pnrr. Lo abbiamo detto all’Autorità portuale di Gioia Tauro», ha sostenuto Occhiuto. «L’altro ieri – ha proseguito il presidente della Regione – abbiamo firmato una convenzione che dà la possibilità all’Autorità portuale di avere tutto il supporto necessario da parte del Corap e della regione per non perdere questi 10 milioni. Se l’Autorità portuale non dovesse essere nella condizione di svolgere questi lavori lo dica subito perché la Regione potrebbe chiedere al ministero di cambiare il soggetto attuatore, e il soggetto attuatore potrebbe diventare il commissario Zes che sta lavorando molto proficuamente in Calabria».
Occhiuto poi ha aggiunto: «C’è un altro tema Pnrr che mi preoccupa molto perché ieri il ministro Lollobrigida mi ha chiamato e mi ha detto che è preoccupato della messa a terra delle risorse Pnrr dei consorzi di bonifica per l’acqua, sono più di 100 milioni di euro. Se i Consorzi di bonifica non dovessero essere nella condizione di svolgere queste attività per le quali hanno avuto risorse del Pnrr sarebbe un grande problema. Questa circostanza mi induce ad accelerare sulla riforma dei Consorzi di bonifica. Non possiamo avere in questa regione 11 Consorzi di bonifica, bisogna razionalizzare il sistema. La mia idea – ha confermato il governatore – è fare un unico Consorzio di bonifica. Ho detto già al ministro Lollobrigida che queste risorse non devono essere spostate, dirottate in altre Regioni. All’occorrenza la Regione potrebbe diventare soggetto attuatore. Come si vede il tema è che sul Pnrr la regione non è mai direttamente protagonista ma sono protagonisti altri enti che a volte hanno delle difficoltà oggettive queste risorse: come nel caso degli asili nido, anche qui abbiamo avuto tanti finanziamenti, spero – ha concluso Occhiuto – che i Comuni riescano a intercettare le milestone del Pnrr». (a. c.)
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