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Difendersi dai pericoli della rete, nella Locride il progetto che ha coinvolto oltre 300 studenti

La proposta per un certificato di “Navigatore consapevole” per contrastare adescamenti online, cyberbullismo, pedopornografia

Pubblicato il: 23/05/2023 – 7:08
di Mariateresa Ripolo
Difendersi dai pericoli della rete, nella Locride il progetto che ha coinvolto oltre 300 studenti

BOVALINO Oltre trecento studenti della Locride coinvolti in un progetto con l’obiettivo di realizzare un’azione pilota di informazione e sensibilizzazione sui rischi derivanti dall’utilizzo improprio di Internet. Pericoli come adescamenti in rete, cyberbullismo, pedopornografia, a cui sono soggetti bambini e adolescenti e che andrebbero contrastati attraverso l’utilizzo consapevole degli strumenti tecnologici. Con questo intento le associazioni 5D (Tuteliamo i Diritti e la Dignità delle Donne attraverso il Dialogo e la Difesa attiva) e Gamma Formazione hanno presentato il progetto a Bovalino nel corso di un convegno dal titolo “Conoscere i pericoli della rete – Risultati indagine: i ragazzi e le nuove tecnologie”. All’evento hanno preso parte Alessandra Polimeno, presidente dell’associazione 5D, Vincenzo Schirripa, presidente del Formacenter, Francesco Perrone, presidente dell’associazione Gamma Formazione, Giovanni Calabrese, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Mario Mazza, vicepresidente del Corecom. Presenti inoltre Cinzia Cataldo, vicesindaco del Comune di Bovalino, Bruno Federico, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bovalino, Rosalba Zurzolo, dirigente dell’Istituto Comprensivo La Cava di Bovalino, Francesco Sacco, dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore Mazzini di Locri.

Il progetto, i risultati e la proposta per un certificato di “Navigatore consapevole”

«I sistemi educativi e le istituzioni devono farsi promotori delle competenze digitali, della cittadinanza digitale e dell’alfabetizzazione mediatica». Queste le conclusioni dello studio a cui ha lavorato un gruppo di esperti, attraverso una raccolta dati avvenuta tramite la somministrazione di un questionario a 313 alunni suddivisi tra le classi seconde e terze del Liceo Mazzini di Locri, e le classi seconde e terze medie dell’Istituto comprensivo La Cava di Bovalino. Dallo studio è emerso che i ragazzi sono “iper-connessi”: «l’89% si collega durante la giornata con un 44% che lo fa più volte». Nel campione intervistato, inoltre, risulta che «il fenomeno del cyberbullismo coinvolge il 7% degli intervistati, ma costituisce una preoccupazione per il 71% degli studenti». Ecco perché, sempre dallo studio, emerge che secondo l’opinione dei ragazzi «a scuola si dovrebbe imparare di più sull’utilizzo di Internet in modo più sicuro». Al termine della presentazione dei risultati conseguiti l’Associazione 5D, l’Associazione Gamma Formazione e Formacenter hanno presentato al Corecom e all’assessore regionale Calabrese la proposta di progetto di Media Education per strutturare un percorso con le scuole secondarie di primo grado per far conseguire ai ragazzi un certificato di “Navigatore Consapevole”. Una proposta accolta da entrambi in modo positivo. Calabrese e Mazza hanno infatti sottolineato «l’importanza del lavoro delle associazioni, della scuola, delle famiglie e delle istituzioni per guidare ed educare i ragazzi nell’uso consapevole delle nuove tecnologie».

«Si parte dal basso, – ha spiegato Calabrese – dagli studi fatti dalle associazioni sui territori e nelle scuole. La rete, che deve rappresentare un’opportunità, oggi è molto spesso utilizzata in modo improprio. Raccogliamo questo studio importante per cercare di portare nelle sedi istituzionali un confronto, cercando di trovare i necessari correttivi che oggi servono per l’utilizzo della rete». «È importante – ha spiegato il vicepresidente del Corecom Mazza – una educazione di accesso alla rete. È importante utilizzare ciò che c’è di positivo nei nuovi strumenti di informazioni, ma nello stesso tempo l’accesso deve essere regolamentato e per fare questo è giusto che le scuole, gli assistenti sociali, i corsi di formazione per ragazzi e dei genitori, su quello che è l’utilizzo della rete diventi un atto fondamentale per evitare che ci siano effetti distorsivi».

«Ringrazio, – ha detto la presidente dell’Associazione 5D Alessandra Polimeno – sia a titolo personale che a nome dei componenti dell’Associazione 5D, le Istituzioni intervenute, le autorità, le associazioni e il numeroso pubblico che ha preso parte all’evento. Un sentito ringraziamento all’Avvocato Mazza, Vicepresidente del Corecom e all’Assessore regionale Calabrese, che hanno da subito riconosciuto l’importanza di questa iniziativa essendo un argomento che anima il dibattito istituzionale e che coinvolge i bambini, adolescenti e genitori che navigano in un mondo fatto di luci e ombre. Per questo mi preme evidenziare la necessità di sviluppare sempre maggiori sinergie tra le istituzioni e i diversi attori che si occupano del tema della sicurezza in rete. L’evento organizzato scaturisce proprio dalla riflessione che è necessario dare sempre maggiori contributi per trovare delle soluzioni più efficaci ai problemi della sicurezza per diffondere ulteriormente l’educazione digitale che aiuterà ragazzi, adolescenti e adulti a navigare in sicurezza e facilità. I risultati dell’indagine offrono un quadro della percezione dei rischi connessi all’uso di Internet tra gli studenti del campione intervistato».
«Il corso – spiega il presidente di Formacenter Vincenzo Schirripa – è stato erogato su piattaforma FAD e tratta le principali problematiche riscontrabili nella navigazione web, nell’uso della posta elettronica e dei social network, per ognuna delle problematiche viene fornita sia una descrizione che un’analisi su come affrontarle. Prima di accedere alla piattaforma FAD del corso, agli studenti è stato somministrato un questionario per comprendere le loro abitudini in merito all’uso dei principali strumenti informatici e delle piattaforme web, attraverso domande a risposta singola o multipla ed in maniera del tutto anonima».
«Con questi corsi sulla sicurezza informatica – afferma il presidente di Gamma Formazione Francesco Perrone – elargiti agli studenti del Mazzini di Locri ed agli studenti della scuola media di Bovalino, abbiamo cercato di far capire che l’unica strada dai sempre più crescenti pericoli in rete è l’uso attento del mezzo informatico con l’obbiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei ragazzi e dei genitori dai rischi che si corrono navigando su internet. Purtroppo oggi molti genitori sottovalutano il problema con la scusa che il digitale divide, si tratta di un finto alibi che non porta a nessun risultato, bisogna dunque introdurre un’etica di utilizzo di internet non rimanere limitati alla fruizione passiva e incontrollata di questo mezzo».

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