CROTONE Voleva parlare con il procuratore antimafia Nicola Gratteri e ieri il suo desiderio è stato esaudito. Era da tempo che un ragazzo autistico di Crotone chiedeva al padre di volere parlare con Gratteri. Lo considerava e lo considera il suo idolo. Ieri questo sogno si è realizzato: l’incontro si è tenuto a conclusione dell’iniziativa “Cultura e legalità nell’arte”, tenutosi a Crotone nel salone del Museo di Pitagora a Parco Pignera. Il quattordicenne, accompagnato dal padre, ha aspettato per ore che terminasse il dibattito sulle opere dello scultore-orafo Antonio Affidato e sul libro “Fuori dai confini”, scritto da Gratteri e Antonio Nicaso. Prima che iniziasse il dibattito è stata chiesta al procuratore antimafia la disponibilità ad incontrare il ragazzo e Gratteri ha detto subito sì, ma l’incontro sarebbe avvenuto alla fine dell’iniziativa, quando la “pressione” del numeroso pubblico presente si sarebbe allentata. Il ragazzo ha aspettato seduto alla sedia accanto al padre, tra il pubblico, senza dare il minimo segno di insofferenza. Secondo quanto raccolta il padre, di solito non sopporta di stare tanto tempo seduto in un locale molto affollato. La voglia di parlare con “il suo eroe” è, quindi, più forte del disagio che deve sopportare. Gratteri non ha dimenticato il suo impegno e appena ha apposto l’ultimo autografo sui tanti libri venduti ieri, ha onorato il suo impegno. Poteva salutare il ragazzo standosene seduto dove era, invece ha preferito alzarsi per abbracciare quel ragazzo, che lo ha scelto come suo super eroe. L’abbraccio tra i due è stato profondo. Anche per il procuratore l’incontro non è stato di routine. Dopo l’abbraccio si sono seduti uno accanto all’altro e Gratteri ha voluto ascoltare quello che il ragazzo voleva dirgli. Non ha voluto intermediari e anche il padre, un ex operaio di una delle grandi fabbriche crotonesi dismesse, si è tenuto a debita distanza. Il ragazzo ha informato il procuratore di frequentare la terza media e di avere deciso di preparare, per i prossimi esami, una tesina sulle cosche. Mentre parlava il procuratore ascoltava e gli accarezzava il volto con tenerezza. Il ragazzo ha con sé due libri che parlano di Gratteri. Se li è portati da casa. A vederli seduti uno accanto all’altro sembrano vecchi amici. Il procuratore lo chiama per nome e gli consiglia di «fare tutto quello che gli dicono mamma e papà». «I genitori non ti tradiscono mai», sussurra Gratteri prima di accomiatarsi per ritornare tra la gente di Crotone che ancora era presente nel salone del Museo di Pitagora. Alla fine il ragazzo e il padre hanno lasciato soddisfatti la sede dell’iniziativa, diretti in piazza Pitagora dove c’è lo spettacolo dei burattini, che è un’altra delle passioni del giovane autistico. La passione per Gratteri, comunque, ha la preminenza su tutto: quando il padre gli ha proposto di scegliere dove andare (al teatro dei burattini o all’iniziativa con Gratteri), non ha avuto dubbi ed ha scelto di andare ad ascoltare il procuratore antimafia.
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