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Gli ecosistemi del sapere e la sfida delle università calabresi: «Fare rete per i nostri giovani» – VIDEO

De Sarro e Zimbalatti all’evento “La Meraviglia di stare al mondo”. Mangialavori: «Si all’autonomia ma se ci sono le stesse condizioni di partenza»

Pubblicato il: 27/05/2023 – 15:38
Gli ecosistemi del sapere e la sfida delle università calabresi: «Fare rete per i nostri giovani» – VIDEO

VIBO VALENTIA Una sinergia sempre più forte tra le istituzioni, con la Regione in testa, e università calabresi, e tra le stesse università calabresi, come strumento decisivo per lo sviluppo del territorio. E’ questo uno dei dati più significativi emersi dall’evento “La Meraviglia di stare al mondo”, promosso dal Gruppo del Corriere della Calabria a Vibo Valentia. A confronto il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto, i Rettori dell’università di Catanzaro e di Reggio Calabria, Giovambattista De Sarro e Giuseppe Zimbalatti, il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori. Al centro della riflessione anche il tema dell’autonomia differenziata e delle sue ricadute, che rischiano di essere penalizzanti per la Calabria.

Occhiuto: «Accendere tutti insieme i motori dello sviluppo»

Occhiuto si è soffermato sulla necessità di costruire una vera e propria identità calabrese: «Ci provo ma con poco successo. A Cosenza mi dicono che penso troppo a Catanzaro perché ho finanziato lo stadio di Catanzaro e la creazione della “Dulbecco”, a Catanzaro mi dicono che penso più a Cosenza, a Reggio mi dicono che penso di più a Catanzaro. Io però sono fermamente convinto che la Calabria si tiene tutte insieme, è una regione con diversi potenziali motori di sviluppo che devono essere accesi tutti insieme. Penso al porto di Gioia Tauro, ma anche a ecosistemi del sapere come le università. Io – ha ricordato il governatore – sono riuscito a investire Atos in Calabria non perché sono bravo ma perché ho spiegato loro che la Calabria ha un ecosistema dei saperi che è una ricchezza per chi vuole investire. Oggi  con la Dulbecco ci sono richieste importanti di docenti e medici che voglio venire in Calabria, così come a Cosenza. La Calabria – ha rimarcato Occhiuto – ha più motori che insieme costituiscono l’identità della nostra regione. Credo che a volte i calabresi non  abbiamo coscienza dell’identità della Calabria, si concentrano più sulle criticità che non sulle potenzialità»..

De Sarro: «Rapporto di stima e collaborazione tra rettori»

Al centro della riflessione di De Sarro il rapporto con gli altri atenei della Calabria. «Noi abbiamo storicamente fatto rete con Reggio Calabria, perché siamo nati da Reggio Calabria 25 anni e quindi mantenere questo rapporto stretto ci ha permesso di fare tre corsi di laurea insieme. Noi – ha sostenuto il rettore dell’Università di Catanzaro – abbiamo fatto rete, il rapporto tra noi rettori è di grande stima, grande amicizia e grande collaborazione, vorremmo fare qualcosa e speriamo che si possa continuare a fare».

Zimbalatti: «La sfida è lavorare insieme per i nostri giovani»

Per Zimbalatti «poter parlare oggi di “Meraviglie di Calabria” con dati sui giovani calabresi è molto utile perché ci fa comprendere come in sinergia tra tutte le istituzioni si riesce a lavorare meglio sui giovani e si porta il livello culturale dei giovani negli standard italiani e soprattutto europei. Quindi è una sfida per noi università, per noi come mondo della formazione, quello di riuscire ad adeguare il livello di crescita culturale dei nostri giovani alle potenzialità e alle aspettative della Calabria. E’ importante lavofrare tutti insieme, tutti gli atenei, le istituzioni e tutte le filiere formative».

Mangialavori: «Ci siano le stesse condizioni di partenza»

Infine, Giuseppe Mangialavori, che ha affrontato il tema dell’autonomia differenziata:  «Che sia è una battaglia della Lega non scopro nulla, ma ricordo che i nostri governatori del Sud e il partito nazionale di Forza Italia hanno chiaramente detto solo e soltanto se ci saranno le stesse condizioni di partenza, è la posizione del partito che è stata detta chiaramente al ministro Calderoli».  Un focus anche sul Pnrr: «Il ministro Fitto – ha spiegato Mangialavori –  sta facendo un lavoro enorme di ricognizione perché sappiamo bene che i soldi vanno spesi entro il 2026 e tanti progetti sicuramente non potevamo essere realizzati entro quella scadenza, per cui – ha rilevato il presidente della Commissione Bilancio della Camera – Fitto sta valutando con grandissima serierà cosa si può realizzare. Ci vorrà sicuramente almeno un mese per chiudere questa ricognizione».  (redazione@corrierecalabria.it)

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