REGGIO CALABRIA Il consigliere regionale del Partito democratico, Raffaele Mammoliti, ha depositato ieri un’interrogazione a risposta scritta, indirizzata al presidente del Consiglio regionale in materia di tutela del lavoro nel settore turistico. In particolare, Mammoliti sollecita il presidente della Regione, a far conoscere quali atti ed iniziative effettivi, reali e concreti si intendano porre in essere al fine di tutelare l’occupazione e il lavoro del settore Turismo. “Premesso che: la Calabria ha un patrimonio ambientale, paesaggistico, naturale e culturale straordinario – si legge nell’interrogazione – che tale patrimonio, mai adeguatamente valorizzato, potrebbe essere fonte di grande ricchezza per l’intera regione; che, infatti, se tale patrimonio fosse effettivamente valorizzato il settore Turismo potrebbe essere una fonte eccezionale di sviluppo economico, sociale e
occupazionale per l’intero territorio regionale”. “La Filcams Cgil Calabria ha reso noto, attraverso una nota stampa, il dato emerso dai controlli effettuati dall’Ispettorato nazionale del lavoro sulle aziende del settore turistico in Italia; che dall’intervento della Filcams Cgil Calabria si evince che in Calabria vi sono addirittura Province che segnano il 100% di irregolarità rispetto ai controlli effettuati dall’Ispettorato Nazionale; nella Nota stampa della Filcams Cgil Calabria si legge che “La politica è sempre alla ricerca del miglior sponsor per promuovere le nostre meraviglie, ma basterebbe partire dalle fondamenta, dal lavoro e dalla sua qualità, dal rispetto della dignità di chi nel turismo vuole lavorarci e costruire la sua professionalità”, si legge ancora nella premessa della interrogazione.
“Lavorare nel settore del turismo calabrese oggi significa fare la fame e
massacrarsi, non avere orari e tempo libero nei mesi di alta stagione e rimanere a
bocca asciutta già a settembre – si legge nella nota del sindacato che Mammoliti riporta nell’interrogazione -. Per questo come Filcams Cgil Calabria non abbiamo esitato a criticare i provvedimenti che la Giunta regionale e in particolare l’assessorato al Turismo hanno in questi anni definito per il settore; a partire dagli incentivi ed i ristori a pioggia, dati senza alcun criterio etico che, dati alla mano, evidentemente e come avevamo previsto, sono andati ad aziende irregolari. Ora è tempo di risposte …occorrono risposte adeguate e norme certe per tutelare l’occupazione … Abbiamo chiesto di limitare l’utilizzo dei fondi a pioggia e gli incentivi alle imprese nel nuovo bando che l’assessorato al Lavoro sta preparando per le assunzioni stagionali nel Turismo e di indirizzarli alle imprese che rispettano i contratti ed i dipendenti … Poi è assolutamente urgente definire un patto che metta regole e dia prospettiva in termini di qualificazione al settore turistico calabrese”. Si legge ancora nella premessa: “La Giunta regionale con delibera N. 190 del 28/4/2023 ha approvato la proposta di Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile (Prsts); che è evidente che lo sviluppo turistico è essenziale ed importante per il territorio regionale e che, tuttavia, tale sviluppo deve camminare di pari passo con la tutela dei lavoratori e con il rispetto della loro dignità e che occorre anche dare
prospettive future a chi lavora nel settore del turismo; che tutto ciò vale anche con riferimento ai bandi emanandi dalla Regione Calabria che non possono prevedere distribuzione di fondi a pioggia per l’assunzione di lavoratori stagionali anche in favore di imprese che non rispettano i contratti e i dipendenti; che, in buona sostanza, occorre adottare atti per meglio utilizzare il patrimonio ambientale, paesaggistico e naturalistico della regione e contestualmente azioni mirate a tutelare il lavoro e i lavoratori del settore turistico. Il consigliere regionale Mammoliti chiede quindi al presidente della Giunta regionale della Calabria e alla Giunta regionale: quali atti ed iniziative effettivi, reali e concreti si intendano porre in essere al fine di tutelare l’occupazione e il lavoro del settore Turismo; se si intenda definire un Patto, attraverso il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali di categoria, che predisponga regole e dia prospettiva in termini di qualificazione al settore turistico calabrese, che miri a prevenire lo sfruttamento, il lavoro nero, la precarietà e quindi l’illegalità; se si ritenga necessario, al fine di tutelare l’occupazione e i lavoratori del settore turistico, emettere i bandi relativi all’erogazione di fondi per le assunzioni stagionali prevedendo l’erogazione in favore delle sole imprese che rispettano i contratti e i dipendenti.
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