RENDE «Pnrr e la riforma della pubblica amministrazione: tendenze e prospettive per il futuro del paese». E’ questo il titolo dell’incontro organizzato dalla Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche dell’Unical. Ospite, Mochi Sismondi: ideatore di Forum Pa, la più grande ed importante manifestazione italiana, espositiva e congressuale, dedicata all’innovazione nella Pubblica amministrazione e nei sistemi territoriali, che guida dal 1989 in qualità di direttore generale, prima, e di presidente e partner attualmente.
«Sono tanti miliardi per l’Italia, tanti miliardi per la Calabria e tantissimi progetti che vedono impegnata tutta l’amministrazione pubblica, ovviamente anche le aziende private e quindi gli organi dello stato, gli uffici periferici dello stato, la regione, gli enti locali, le associazioni dei comuni e poi tutti gli enti che in qualche modo raggruppano gli stakeholders della regione», racconta Mochi Sismondi al Corriere della Calabria. «Purtroppo l’Italia, in questo momento, sconta ritardi che derivano soprattutto da una mancata preparazione e una mancata integrazione delle forze nella pubblica amministrazione», sostiene il presidente di Forum Pa.
Sismondi ha collaborato con 15 Governi e con 13 diversi Ministri della Funzione Pubblica, mantenendo una sostanziale terzietà pur contribuendo a sostenerne tutte le azioni innovative. «Quest’anno il Forum Pa aveva come slogan ripartiamo dalle persone. Il concetto è questo: le persone sono l’asset principale di qualsiasi azienda moderna. Molto spesso la pubblica amministrazione non è stata un buon datore di lavoro perché non ha permesso carriere meritocratiche, perché ha assunto in maniera sciatta con concorsi nozionistici, perché inserite le persone nel sistema non è stata capace di accoglierle al meglio», precisa Sismondi. Che aggiunge: «I nostri giovani non si accontentano più. Il posto fisso non basta, oggi si chiede di dare un senso al proprio lavoro». Cosa occorre fare? «Il senso al proprio lavoro lo si dà motivando e facendo crescere le persone, creando un ambiente in cui sentano di giocare un ruolo importante in queste nuove sfide, come quella digitale». Secondo Sismondi, «la pubblica amministrazione deve adottare cambiamenti profondi, soprattutto nella dirigenza». Come? «Ci sono due parole che non possono che andare insieme: dirigenza e rischi. Se tu non vuoi correre rischi non fai il dirigente, ma la dirigenza deve imparare a correre rischi, a prendersi responsabilità, a creare organizzazioni vitali. Solo così vinciamo questa scommessa».
«L’Unical sta realizzando la terza missione. Sappiamo che per l’università ci sono tre missioni: la didattica, la ricerca e il trasferimento sul territorio», dice al Corriere della Calabria Loredana Piro, pro rettore dell’Unical. «L’interazione con il territorio consente di creare un processo osmotico di trasferimento di conoscenze e di innovazione dall’università al territorio. Ma anche dal territorio all’università». Sul Pnrr: «Un’opportunità che possiamo cogliere solo se siamo capaci di produrre occupazione stabile e non saltuaria, finalizzata a questo particolare periodo temporale».
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