«Non condivido le sempre puntuali dichiarazioni “contro” del collega consigliere regionale Amalia Bruni. Da professionista del settore, meglio di tutti, dovrebbe sapere che per rodare un motore, delle abitudini c’è bisogno di tempi, ma bocciare pressoché definitivamente il sistema Sanibook varato dal presidente e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto, è davvero incomprensibile». Lo afferma Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della terza commissione regionale Sanità.
«Sanibook – aggiunge – non è un buco nell’acqua, né uno sfogatoio contro i sanitari. In questa fase è, come sostiene il presidente, il contenitore di una sanità disastrata per oltre vent’anni, ma quei dati raccolti dal sistema serviranno per monitorare e soprattutto migliorare. La struttura sanitaria guidata da Roberto Occhiuto sta lavorando alacremente per individuare le soluzioni ai tanti problemi che affliggono la nostra regione. E poi le “sentinelle”, i giovani laureati da reclutare ogni tre mesi avranno un ruolo importante: rilevare ciò che non funziona nel nostro sistema sanitario regionale. Sanibook è uno strumento che serve a risolvere anche i piccoli problemi e come dice il presidente, serve a offrire a lui i punti di vista su ciò che non funziona». «Inoltre, entro il mese di giugno tutti i bilanci delle aziende sanitarie saranno in ordine e ciò – conclude Pasqualina Straface – rappresenta quel punto da cui voltare pagina. C’è solo da aver fiducia nell’operato del presidente e delle decisioni che sta assumendo per il bene dei calabresi. Basti ricordare le tante critiche piovute sulla scelta di chiedere aiuto ai medici cubani che, oggi, invece, tutti vogliono, tant’è che prestissimo ne prenderanno servizio altri 126».
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