La nuova segretaria generale del Consiglio di Regione Lombardia sarà Giuseppina Panizzoli. L’ufficialità arriva nel pomeriggio per una manager conosciuta anche in Calabria, dove ha avuto trascorsi professionali considerati zoppicanti dal ministero della Sanità. Di stanza a Cosenza durante l’emergenza Covid, la gestione sanitaria della dirigente fu stroncata da un’ispezione del ministero, ma alla fine del mandato la dottoressa riuscì comunque a farsi liquidare 50mila euro di premio per i buoni risultati raggiunti.
Il nuovo premio arriva al Nord: un ruolo di rilievo e uno stipendio – come chiarito dal bando della Regione – da 182 mila euro lordi all’anno. Da decenni Panizzoli colleziona prestigiosi incarichi al Pirellone e dintorni, fin dai tempi di Roberto Formigoni. Dopo anni in Lombardia la “pausa” calabrese nel 2019, che la vede Commissaria dell’azienda ospedaliera di Cosenza durante la fase peggiore dell’emergenza Covid. Come rivelato all’epoca dal Fatto Quotidiano, un’ispezione ministeriale rimarca «l’inadeguatezza gestionale della governance aziendale», colpa di una serie di obiettivi mancati (dalle assunzioni all’apertura di un polo ospedaliero). Poco male, perché un successivo monitoraggio di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) certifica invece la bontà delle gesta di Panizzoli, che se ne va (contestata pure da Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, oggi senatore forzista) intascando un premio da 50mila euro per la propria gestione dell’azienda sanitaria.
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