FORLI’ «Tutta l’Italia vi è vicina e non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando in piazza Saffi a Forlì. Ad accoglierlo nella piazza erano stati alcuni bambini che hanno cantato l’inno di queste zone “Romagna Mia”. Sullo sfondo scolaresche con i cappellini colorati che hanno sventolato bandierine tricolore, mostrando cartelli e disegni che hanno preparato per salutare il Capo dello Stato. “Romagna mia” e “Tin bota” alcune delle scritte che ritornano nel cuore di Forlì, due settimane dopo l’alluvione.
«Questa è una piazza che ha visto tanti momenti importanti – ha sottolineato il Capo dello Stato – e questo è un momento impegnativo e difficile. Ho visto quanto ci sia da riprendere con coraggio ed impegno e so che ce la farete perchè questa è la volontà di queste contrade. Tutta l’Italia vi è vicina e non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce. C’è l’esigenza che si rilanci. E’ un’esigenza nazionale e potete essere certi che ci sarà tutto l’appoggio costante». Mattarella poi ha evidenziato: «Questo è un momento impegnativo, difficile. Ho visto tante ferite del territorio. So bene quanto, per quanto riguarda molte abitazioni, molte aziende, le strade, sia da riprendere con coraggio e decisione per rilanciare la vita comune».
Bagno di folla per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha scelto la piccola Modigliana come prima tappa della sua visita in Romagna, per testimoniare la solidarietà dello Stato alle terre alluvionate. Nel borgo devastato dalle frane, il Capo dello Stato percorre le vie del centro storico insieme al sindaco Jader Dardi, che in fascia tricolore gli mostra le zone danneggiate. Durante il giro per le vie del paese, Mattarella ha salutato cittadini che gli hanno tributato applausi e ovazioni. Prima di arrivare aveva sorvolato la zona.
«Sono contento che anche il Presidente della Repubblica sia oggi sui luoghi alluvionati, come ha fatto tutto il governo e come ha fatto per due volte la presidente del Consiglio. Peccato che oggi non ci sia nessuno del governo a illustrare al Capo dello Stato le criticità, nessuno è stato invitato. Non fa niente, l’importante è arrivare ai risultati» Così il ministro della Protezione civile e delle politiche del mare, Nello Musumeci, a Rainews24. A chi gli chiedeva perché in Emilia Romagna con Sergio Mattarella non c’è nessun rappresentante del governo, Musumeci ha replicato: «questo non lo so, non è stato invitato».
Ed il consigliere per la stampa del Quirinale Giovanni Grasso ha invece risposto a chi gli chiedeva della polemica del ministro Nello Musumeci su un mancato invito rivolto al governo: «Il presidente della Repubblica nelle visite nei territori italiani non impone la presenza di esponenti del governo. Essa, peraltro, è sempre gradita dal Presidente Mattarella. È così da sempre, dall’inizio del primo settennato». «Il Quirinale in occasioni del genere – ha aggiunto – non ha mai fatto inviti. Ma se qualcuno vuol venire è benvenuto».
Oltre al borgo dell’Appennino forlivese dove lo attendevano il sindaco Jader Dardi e i cittadini, e a Forlì, per incontrare i volontari che hanno lavorato nell’emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l’acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio. Ma nel corso della giornata ci saranno altre tappe e incontri con la popolazione: probabilmente Cesena, Lugo, Ravenna.
«Credo sia un bellissimo messaggio verso la gente e le popolazioni perché il presidente della Repubblica gode di stima, di rispetto, per tutto quello che ha saputo dimostrare e sta dimostrando», ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. «Lo devo ringraziare – ha proseguito – lo scorso anno in occasione del decennale del terremoto, venendo a Medolla e poi a Finale Emilia, nei due epicentri delle due scosse del 20 e del 29 maggio disse ‘l’Italia deve essere grata all’Emilia, agli emiliano-romagnoli e alla sua gente per quello che hanno dimostrato’. Abbiamo avuto una ricostruzione esemplare e ora vogliamo fare la stessa cosa».
Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni. La visita del presidente della Repubblica arriva dopo quella della premier Giorgia Meloni, il 21 maggio e quella della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il 25. “Per la nostra comunità – dice Dardi, sindaco di Modigliana – assume un valore di grande importanza per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture del nostro Comune.
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