TORINO L’ex calciatore Gianluigi Lentini è stato uno dei testimoni ascoltati oggi a Torino alla ripresa del processo d’appello Carminius-Fenice sulla presenza della ‘ndrangheta nella zona di Carmagnola (Torino). Lentini ha risposto a domande sui 100mila euro che, quando gestiva un locale nella città piemontese, versò a uno dei personaggi ora imputati: la procura generale sospetta che si trattò di una estorsione, ma gli interessati hanno sempre parlato di un semplice prestito (la somma peraltro venne restituita) e oggi Lentini non ha sostanzialmente cambiato posizione. In primo grado, il 10 giugno 2022, il tribunale di Asti pronunciò 16 condanne e 5 assoluzioni, riconoscendo l’esistenza, quanto meno del 2006, di una ‘locale’ facente capo alle famiglie Arona, Defina e Serratore, collegata al clan Bonavota di Vibo Valentia. Tra gli imputati figura anche l’ex assessore regionale Roberto Rosso, chiamato a rispondere di un episodio di voto di scambio e condannato a cinque anni. (ANSA)
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