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Rende, blitz della maggioranza sul Psc. Talarico: «Un delitto a danno della città»

L’opposizione: «Hanno votato anche gli incompatibili. E a pochi giorni dal possibile scioglimento… Vogliamo i nomi di mandanti e beneficiari»

Pubblicato il: 30/05/2023 – 18:04
Rende, blitz della maggioranza sul Psc. Talarico: «Un delitto a danno della città»

RENDE «Mentre qualche consigliere di minoranza stava per prendere posto in aula, qualcun altro preparava nella stanza affianco gli emendamenti, altri ancora salivano le scale, la maggioranza in pochi minuti, invertendo l’ordine del giorno, ha approvato il Psc della città più ricca e urbanisticamente più importante della Calabria. Un record mondiale. Nessuna relazione di presentazione del Psc, nessun intervento, hanno saltato per la fretta finanche il consueto inno nazionale di inizio lavori. Così, più o meno un terzo dei consiglieri, col voto di quelli incompatibili, ha compiuto un grave delitto a danno della città». È indignato Mimmo Talarico, capogruppo di attivaRende, dopo quello che considera un blitz irrituale della maggioranza. «Il tutto – continua – è avvenuto mentre il sindaco è stato condannato e sospeso, l’assessore ai lavori pubblici ancora risulta ai domiciliari, alcuni dirigenti rinviati a giudizio. Tutti innocenti fino al terzo grado, naturalmente. Ma la responsabilità politica e morale dei consiglieri di maggioranza è palese. E dopo l’atto di oggi si scorgono evidenti violazioni alla legge e ai regolamenti.
Il tutto a pochi giorni dalla decisione del Governo chiamato a decidere se sciogliere o meno il Consiglio, per condizionamenti di tipo mafioso sulla base della relazione, si dice molto severa, della commissione di accesso insediata dal Prefetto di Cosenza».
«Il buon senso, qualche residuo grammo di etica pubblica, il comune senso del pudore, avrebbero dovuto indurre lor signori a dimettersi già da tempo», dice Talarico.
«Ma dopo il delitto di oggi – conclude – vogliamo sapere i nomi dei mandanti e dei beneficiari, persone e imprese, a favore dei quali sono destinati milioni di metri cubi».

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