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l’intervista

Furgiuele “punta” le comunali di Lamezia: «Basta col civismo, lavoriamo a un modello di centrodestra»

Il deputato della Lega: «La prossima esperienza amministrativa sia squisitamente politica. E si leghi ai governi nazionale e regionale»

Pubblicato il: 31/05/2023 – 14:30
Furgiuele “punta” le comunali di Lamezia: «Basta col civismo, lavoriamo a un modello di centrodestra»

LAMEZIA TERME Non è più tempo di «civismi impasticciati», a Lamezia Terme serve «un centrodestra di serie A». Domenico Furgiuele, deputato della Lega, pensa alla tornata amministrativa nella sua città e giura che il Carroccio locale non peccherà più di ingenuità. La sua indicazione su una prossima esperienza amministrativa che sia «squisitamente politica» è un “no” a Paolo Mascaro, primo cittadino che pensa a ricandidarsi.

Nelle amministrative in Calabria non c’erano molti comuni chiamati al voto, pochi quelli di un certo peso demografico e politico, tantissimi piccoli e con proposte di natura civica. È possibile anche qui in Calabria articolare un giudizio politico sulla base dei risultati?
«Per il numero esiguo di municipalità chiamate ad esprimersi, gran parte delle quali molto piccole, non possiamo attribuire all’ultima tornata il valore di un vero e proprio test politico per le forze partitiche. Sebbene alcuni principi, rivelatisi vincenti altrove, hanno trovato una certa corrispondenza anche alle nostre latitudini. Si veda Locri, dove la chiarezza della proposta di centrodestra ha pagato portando alla vittoria Giuseppe Fontana. Bisogna capire che l’elettorato, il quale già di malavoglia si reca alle urne, va incentivato con la linearità. E io ne ho vista molta nei gruppi che hanno vinto a Curinga, a San Mango D’Aquino, a Cardinale, ma anche in altre realtà. Unire gli affini è la sfida vera se si vuole essere attrattivi».

In Italia, come è noto, le elezioni sono una costante e chiuso il turno delle amministrative se ne preparano altre. Si voterà presto in importanti centri della regione, a che punto è il percorso? Ci sarà o no un effetto governo regionale?
«Di sicuro ci sarà un effetto Governo nazionale, su questo non ho dubbi. I successi alle amministrative ultime sono di portata storica perché premiano un esecutivo uscito già da tempo dalla classica luna di miele. E se vinci dopo il viaggio di nozze vuol dire che stai lavorando bene. Ciò detto, mi auguro che vi sarà anche un traino regionale, cosa che potremo vedere appena arriveranno i primi frutti dal comparto sanità. Inutile girarci intorno, l’efficienza sanitaria sarà il misuratore del gradimento dei calabresi».

Ci saranno candidati a sindaco rivendicati dalla Lega?
«Certo che sì, siamo una forza che vuole recitare un ruolo da protagonista, non abbiamo complessi di inferiorità e ci faremo rispettare, soprattutto da quanti dicevano che eravamo morti. Rivendichiamo il diritto di scegliere sindaci e, perché no, anche presidenti di provincia».

Si prepara al voto anche la sua città, Lamezia Terme. Il sindaco uscente pare voglia ricandidarsi, il centrodestra lo sosterrà? E la Lega che la volta scorsa di fatto dovette rinunciare alla competizione che orientamento ha?
«La Lega ha fatto errori di ingenuità che non si ripeteranno più, ad iniziare da chi ne avrà la piena rappresentanza nelle trattative sui tavoli locali. La grande lezione di coesione e compattezza che ha permesso al centrodestra di vincere alla grande l’ultimo turno amministrativo, deve motivarci in prospettiva futura. Lamezia necessita di poter ritrovare una esperienza amministrativa che sia squisitamente politica. Anche perché il Dna che di questa comunità è tradizionalmente di centrodestra. E questa peculiarità va valorizzata».

Valorizzare che significa?
«Riunire le anime intorno ad un tavolo per cominciare a programmare il rilancio della coalizione partendo inevitabilmente dalla autocritica dalla quale nessuno si deve esimere. Dopodiché, inizi un percorso di lavoro per ridare alla città una guida politica. Basta civismi pasticciati, basta anonimato, Lamezia deve potersi collegare in maniera diretta con i governi nazionale e regionale. La Lega e il sottoscritto lavoreranno per un modello di centrodestra di serie A come quello che ha saputo vincere alle recenti elezioni. Come dicevo, non c’è più spazio per ambiguità e terzismi. Si vince se si è chiari, anche a Lamezia». (redazione@corrierecal.it)

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