LAINO BORGO «Le nostre attività si svolgono tutte in assoluta sicurezza. Siamo a disposizione degli inquirenti, abbiamo fatto il possibile per trovarla». Lo dice a LaPresse uno dei responsabili della Pollino Rafting, centro che ha organizzato l’escursione di rafting sul fiume Lao, in provincia di Cosenza, nel corso della quale Denise Galatà ha perso la vita. «L’attività è sicura, ma come in molte cose della vita c’è sempre l’incognita della tragica fatalità, dell’imprevisto», ha aggiunto.
Lapress interpella anche Benedetto Dal Zoppo presidente della Firaft, Federazione italiana rafting: «Al momento stiamo raccogliendo solo dati, c’è una inchiesta in corso e non ci permettiamo di prendere posizioni. Questa vicenda è sconvolgente, pensare ad una ragazza che va a divertirsi e poi succede quanto accaduto è qualcosa difficile da commentare. La prima cosa da fare è aspettare che escano cose ufficiali, prima di allora è inutile. Il Lao è un fiume particolare, che non ha accessi comodi, quando sei nella gola non è poi così facile uscirne. Il rafting – continua Dal Zoppo – è uno sport praticato in tutta Italia e in tutto il mondo. Ci sono soltanto nel nostro Paese centinaia di migliaia di persone che scendono tutti gli anni. Sono dell’idea che non deve succedere mai niente ma purtroppo siamo in un ambiente nell’acqua. Anche anni fa sono capitati degli incidenti, ricordo quello successo poco tempo fa in Liguria, con quel ragazzo rimasto impigliato in una pianta. Siamo in un ambiente naturale che non è il nostro e ci sono delle cose che purtroppo succedono. In questo momento più che stare vicini alla famiglia non possiamo fare, a pensarci è una cosa che fa stare male tutti».
Intanto a Rizziconi tanti ricordano la giovane che ha perso la vita durante il rafting. «Denise era una ragazza generosa che frequentava la nostra parrocchia e dava una mano nell’Azione Cattolica», dice sempre a LaPresse don Nino Larocca, parroco del centro della Piana di Gioia Tauro. «C’è tanto dispiacere, tanto dolore per quello che è successo: una cosa imprevedibile. Nelle prossime ore mi recherò a casa della ragazza», aggiunge il religioso. «Questa morte è una tragedia per tutti noi. Sicuramente il giorno del funerale sarà indetto il lutto cittadino», spiega invece Alessandro Giovinazzo, sindaco di Rizziconi. «Già ieri sera – aggiunge Giovinazzo – sono andato a casa dai genitori di Denise anche se era una situazione su cui c’era poco da fare. Sono costernato, io ho saputo del ritrovamento del corpo dagli organi di informazione. I familiari già ieri sera tardi sono andati a Laino Borgo dove il comune si è messo a disposizione per trovare loro un alloggio. Si è sperato fino all’ultimo. È da ieri che tutta la cittadinanza sta vivendo questo dramma perché qui ci conosciamo tutti. Denise si era affacciata adesso alla vita, chissà che progetti aveva».
Il sindaco di Polistena Michele Tripodi ha, invece, affidato a Facebook una breve riflessione: «È un grande momento di dolore e di lutto che coinvolge oltre che le comunità di Polistena e Rizziconi, tutta la Calabria e come tale richiede sensi di umanità e solidarietà collettiva. Un forte abbraccio ai genitori di Denise Galatà, alla comunità scolastica del Liceo “G. Rechichi”, agli amici, ai compagni e a tutte le persone che le hanno voluto bene ed in queste ore hanno atteso con dolore e speranza una notizia diversa. La morte non dovrebbe mai investire i sogni dei giovani che si affacciano alla vita. A nome della città di Polistena esprimo sentite condoglianze ai familiari. Riposa in pace Denise».
x
x