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L’affondo

Asp di Catanzaro, Bruni: «Situazione drammatica, ma si rimanda tutto». Replica Straface

La dem denuncia: «Avevo chiesto l’audizione di Battistini in terza Commissione, ma hanno rinviato». La Presidente della Terza: «Situazione complessa»

Pubblicato il: 01/06/2023 – 16:07
Asp di Catanzaro, Bruni: «Situazione drammatica, ma si rimanda tutto». Replica Straface

CATANZARO «Dopo le proteste del personale sanitario del 118 dell’Asp di Catanzaro e i continui disservizi segnalati non solo dai cittadini ma dagli stessi operatori, avevo chiesto che venisse audito in Terza Commissione il manager dell’Asp di Catanzaro il generale Battistini, per una valutazione sullo stato delle cose e soprattutto sulle misure da dover assumere per invertire una tendenza dalla deriva irreversibile». Lo scrive, in una nota, Amalia Bruni, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della Commissione Sanità in Consiglio Regionale.
«La risposta, ineffabile – aggiunge – è stata “che si è già provveduto a contattare il generale Antonio Battistini, il quale ha manifestato piena disponibilità ad essere audito. Tuttavia, atteso il recente insediamento del Commissario straordinario dell’ASP di Catanzaro, che si ritiene opportuno programmare l’audizione per i prossimi mesi”. Ma qui non siamo di fronte ad una situazione normale dove bisogna operare piccoli aggiustamenti».
«In questi ultimi giorni, infatti – ricorda Bruni – abbiamo assistito a vicende e iniziative sconcertanti, dall’ ennesima denuncia degli operatori del 118, alle vicende del Polo Ospedaliero di Lamezia. Oltre a numerose iniziative di associazioni e comitati, sindaci del territorio, tutti che lamentano disservizi e incongruenze insopportabili. Se poi si tiene conto che il lavoro di audizioni avviate dalla commissione nei mesi passati su tutte le Asp e Aziende Ospedaliere, lavori di cui, forse, la presidente non ha totale contezza, vede la sola Asp di CZ a non essere stata ancora audita. Ecco perché insisto per ascoltare tempestivamente il commissario Battistini».
«In situazioni di gravissima emergenza – afferma ancora l’esponente dem – non si può rispondere come se fossimo di fronte alla ordinaria amministrazione. Abbiamo una serie di situazioni serie e gravi che riguardano questa Asp e anche l’ospedale di Lamezia, tanto é vero che avevamo già chiesto di sentire l’ex commissario Lazzaro ma non siamo mai riusciti a interloquire con lui in sede di Commissione. Partecipare ad un’audizione ora, per capire lo stato dell’arte delle cose, non é mica pregiudizievole per poterne farne un’altra in seguito».
«So perfettamente che il generale Battistini si è insediato da poco – dice – ma c’è una direzione generale, una struttura già esistente dell’Asp di Catanzaro che possono affiancarlo in questo percorso di conoscenza che intendiamo fare insieme. Perchè procrastinare i tempi e tergiversare ancora?». «Noi dobbiamo delle risposte ai cittadini – conclude Bruni – che tutti i giorni vedono diminuire i servizi di assistenza e si chiedono se questa tendenza sia oramai irreversibile».

La replica della Straface

«La consigliera Bruni forse non ha compreso che il generale Battistini è stato nominato commissario Straordinario di una realtà estremamente complessa e articolata qual è la l’Asp di Catanzaro, e non capo condomino di qualche palazzina periferica. Pertanto, al fine di non trasformare un’audizione in Terza Commissione in un’occasione che concretizzi un semplice scambio di legittime domande con legittime prese d’atto di situazioni, rispetto alle quali è necessario acquisire dettagliata contezza che è presupposto di fattive risposte, è opportuno il rispetto di alcuni necessari tempi fisiologici. Non si parla di mesi o di anni, ma di giorni. Un tempo davvero minimo se si pensa che la nomina è avvenuta da appena due settimane. Se poi si vogliono creare scenari solo al fine di non  avere risposte, o di averle frammentarie, perché non si è dato neppure il tempo a chi ha assunto con determinazione e caparbietà l’incarico di affrontare problemi atavici, allora non si ha a cuore veramente la soluzione dei problemi, ma si persegue solo uno sterile desiderio di creare polemica e ingiustificata pressione mediatica». Così Pasqualina Straface, presidente Terza Commissione – Sanità, Attività sociali, culturali e formative commenta le polemiche relative alla richiesta di audizione di Gen. Battistini, neocommissario generale dell’Asp di Catanzaro. «Il Generale Battistini . sostiene la Straface – ha sicuramente preso atto tanto delle proteste del personale sanitario del 118 dell’Asp di Catanzaro, tanto di quelle cittadini e operatori relative ai disservizi, dando piena disponibilità a relazionare sullo stato delle cose e ad essere audito, su questi e su altri argomenti. La caratura dell’uomo chiamato a trovare soluzioni lì dove sussistono diverse problematiche si rapporta con la voglia di agire con serietà, concretezza, competenza, e risolutezza del Gen. Battistini, non per nulla scelto dal presidente Occhiuto che in lui riversa piena fiducia. Ma non si può procedere in una direzione, verso una meta, senza leggere la mappa del reale e i documenti che le sono da corollario. Per compiere questa operazione, che non riguarda solo un aspetto ma una poliedricità di contesti, serve il tempo necessario. Un tempo sicuramente accelerato, che non consente di procrastinare e tergiversare, parole che non appartengono al vocabolario di questa Amministrazione regionale e della Terza Commissione che ho l’onore di presiedere, ma che deve essere anche tempo necessario, perché ciò che urgente deve tenere conto anche di ciò che è importante, cioè leggere la realtà per essere risolutivi nelle proposte e nelle soluzioni. Ha ragione la Consigliere Bruni quando dice che dobbiamo delle risposte ai cittadini, ma le risposte non nascono dal semplice apparire di fronte alla Terza Commissione, ma dall’impegno che si spende nel trovarle, legato alle competenze e ai tempi opportuni, per quanto ineluttabili.  Al Gen. Battistini va dato il tempo necessario di prendere atto delle problematiche e impostare pratiche, tempestive, ove possibile, ma soprattutto concrete e risolutive soluzioni.  Sono certa che sarà lui stesso quanto prima a chiederci di venire udito in Commissione per relazionare in merito alla complessa situazione dell’Asp di Catanzaro. Nel frattempo è giusto lasciarlo lavorare. Arduo è il compito che lo attende, ma sono certa che il Presidente Occhiuto non avrebbe potuto fare scelta migliore».

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