CORIGLIANO ROSSANO Sarà l’esame autoptico svolto sul cadavere dell’uomo di 39anni deceduto sabato scorso in contrada Zolfara a Corigliano Rossano, dopo aver atteso per quasi un’ora una ambulanza medicalizzata. La procura di Castrovillari, infatti, vuole vederci chiaro ed ha avviato un’inchiesta per stabilire eventuali responsabilità. Nella giornata di oggi, verrà conferito nella sede del tribunale di Castrovillari l’incarico al perito – il dottore Sacco di Crotone – che dovrà eseguire l’autopsia. La famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Emanuele Sapia, ha indicato quale perito di parte il dottore Chimenz. Una volta giunta sul posto l’ambulanza del “Soccorso avanzato” con a bordo infermieri, l’uomo, vittima di un attacco cardiaco con fibrillazioni, è stato defibrillato senza successo per cinque volte. Poco dopo è sopraggiunto il decesso. A quel punto, informata dell’accaduto, dalla postazione di Trebisacce è giunta sul posto una nuova ambulanza con a bordo un medico al solo scopo di compilare il documento di accertamento del decesso.
I familiari dell’uomo, palesemente sconvolti, hanno denunciato l’accaduto alla Procura della Repubblica di Castrovillari. Il sostituto procuratore Luca Primicerio ha disposto il sequestro del corpo e il successivo esame autoptico. Contattato dal Corriere della Calabria, il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza Antonio Graziano ha dichiarato che «hanno fatto di tutto per salvare l’uomo ma, evidentemente, le sue condizioni erano già compromesse».
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