FALERNA «Non esiste miglior modo di una visita privata, scevra da protocolli istituzionali e ciceroni incravattati per entrare in intimità con l’anima di una terra, e nel caso della Calabria devo dire che il contatto è stato da subito forte e profumato di fascino».
Metti un caffè rubato a Isabelle Bonnal, titolare delle politiche per la gioventù e della pubblica istruzione del governo monegasco, sulla “promenade” di Falerna con la complicità di Roberto Gallo, ristoratore e autentico “acchiappavip” della riviera tirrenica.
Madame Bonnal, ma che ci fa un’esponente del governo del principato di Monaco in Calabria?
«Volevo fare conoscenza con la vostra terra, me lo ero imposto da un po’. Et voìla, sono qui, anche se per poco. Questa esperienza mi ha comunque già regalato tanto, soprattutto la voglia di ritornare; io sono nata in Tunisia, ho il fiuto del calore e in Calabria ne ho sentito parecchio da parte della gente. La vostra terra possiede ancora quel fascino per così dire “wild” del quale dovete essere gelosi perché esso si combina perfettamente con la bellezza culturale e architettonica delle vostre perle».
Quando è nata la curiosità per la Calabria?
«Ho conosciuto il vostro Anton Giulio Grande (nella foto di copertina con Isabelle Bonnal, ndr) durante una sfilata di moda nel principato di Monaco, sono rimasta letteralmente colpita dai suoi capi, la cui lavorazione evoca con immediatezza l’essenza di quella enorme culla di civiltà e sapienza chiamata Magna Graecia. Mi sono resa conto che quel modo di lavorare gli abiti non era solo un invito ad indossarli ma anche un invito a scoprire i luoghi e l’atmosfera in cui venivano concepiti. E così, appena ho avuto un momento di libertà, ho preso il primo aereo e sono scesa d voi per respirare la vostra aria, per rendermi conto».
La moda come veicolo di promozione.
«Assolutamente sì, ma anche strumento impareggiabile nel creare scambi culturali. Sa che le dico? Che non finisce qui, che voglio tornare presto da voi e che penserò a qualche forma di partenariato o collaborazione istituzionale per creare un rapporto efficace tra il Principato e la Calabria». (redazione@corrierecal.it)
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