Ultimo aggiornamento alle 21:32
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il caso

Rossano, andrà a processo per abbandono di animali dopo la denuncia degli attivisti

Prima udienza il prossimo 13 luglio al tribunale di Castrovillari per il proprietario di un cane trovato in condizioni pietose nei boschi

Pubblicato il: 05/06/2023 – 20:18
Rossano, andrà a processo per abbandono di animali dopo la denuncia degli attivisti

CASTROVILLARI È stata recentemente notificata a Stop Animal Crimes Italia, parte offesa, dalla Procura della Repubblica di Castrovillari la prima udienza del processo a carico di un cittadino di Rossano imputato per il reato di abbandono di animali, che si terrà il prossimo 13 luglio e il cui cane, un amstaff ribattezzato dai volontari con il nome di King, era stato ritrovato in condizioni pietose nei boschi in località Rinacchio da alcuni attivisti dell’Associazione e subito era stato portato a visitare presso un veterinario.
In seguito al ritrovamento, l’esperto in diritto Antonio Colonna dell’Associazione aveva ricevuto informazioni in merito alla vicenda e riportate in apposita querela che veniva depositata e seguita ai Carabinieri dall’attivista Teresa Giuliano.
Condannato con l’emissione del decreto penale di condanna da parte del Tribunale di Castrovillari, l’indagato si è opposto al pagamento dell’ammenda (che generalmente, per il reato di abbandono, si stabilisce in 5000 euro) che è pur sempre una condanna vera e propria, preferendo di affrontare il processo.
«L’abbandono dei cani – si legge in una nota di Stop Animal Crimes Italia – è un fenomeno tanto grave quanto sottovalutato se pensiamo che gli 80.000 cani circa che ogni anno si stima vengono abbandonati rischiano di morire in incidenti e causarne, morire di stenti o finire per essere maltrattati ma soprattutto accrescono il numero dei cani randagi, incrementando esponenzialmente tutti quegli aspetti che a cascata si riverberano sulla società, in primis i milioni di euro pubblici che vengono spesi per mantenere i cani nei canili ormai saturi. L’omertà diffusa e omettere di denunciare il reato di abbandono di cui l’art. 727 c.p. (soprattutto da parte delle Associazioni animaliste) in un territorio come quello della Calabria non aiuta certamente a contrastare i numerosi abbandoni e tutto ciò che ne consegue, escludendo inoltre la possibilità di punire chi lo commette. Invitiamo quindi a denunciare sempre il reato di abbandono (non denunciarlo rende complici!), anche quando la denuncia è contro ignoti.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x