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In ricordo di Jole Santelli: «Ha infranto tutti i pregiudizi nei confronti della Calabria»

Alla Camera l’omaggio alla prima presidente donna della Regione. Tra le tante le testimonianze bipartisan di Fontana, Tajani, Bernini, Ferro, Irto e Carfagna

Pubblicato il: 07/06/2023 – 16:05
In ricordo di Jole Santelli: «Ha infranto tutti i pregiudizi nei confronti della Calabria»

ROMA «Jole Santelli è stata un esempio di coraggio e passione civile». Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana aprendo nella Sala della Regina di Montecitorio la cerimonia “in ricordo di Jole Santelli”, la prima presidente donna della Regione Calabria, scomparsa il 15 ottobre 2020. «Jole Santelli – ha proseguito Fontana – era orgogliosa delle sue radici calabresi, ha profuso un instancabile impegno per lo sviluppo della sua terra e del Mezzogiorno, una nuova cultura liberale del fare per i suoi conterranei, ha sempre ritenuto necessario restituire ai calabresi la fiducia sulle potenzialità della loro terra. Tutti, a cominciare dai parlamentari, hanno apprezzato la sua competenza e la sua capacità di dialogo anche con chi aveva idee diverse da lei».

Il ricordo di Tajani

Particolarmente toccante l’intervento di Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia. Tajani: «Ricordo un’amica anzitutto, e voglio ricordarla partendo dalla sera della sua elezione a presidente della Regione, alla  festa a Lamezia quando venimmo ripresi a festeggiare una vittoria che lei non riteneva affatto scontata. Una delle serate più belle e divertenti perché si è respirato nel mio partito un senso di fraternità e amicizia che non sempre è facile ritrovare. Jole quella sera riuscì a trasmettere la gioia non tanto per la vittoria ma anche per l’amore della sua terra. Jole era profondamente calabrese, ci credeva, quando fece fare lo spot sulla Calabria per la sua campagna elettorale mi invitava a guardarlo con gli occhi lucidi per l’amore verso la Calabria. Voleva tornare a ogni costo in Calabria pur sapendo che c’era un maledetto verme che l’avrebbe fatta soffrire: mi disse “lo voglio fare perché questo amore è più forte del male”. Come una soldatessa è caduta combattendo. Sulla politica possiamo parlare a lungo, ma io voglio parlare della donna. La politica spesso è vista come occupazione di poltrone, ma Jole faceva l’esatto contrario perché avvicinava la politica ai cittadini. Jole – ha proseguito Tajani – è stata una grande presidente e una grande donna e auguro che tutte le donne di Forza Italia prendano esempio da lei e dalla sua voglia di servire le istituzioni, il Paese e la sua terra. E’ stata una donna meridionale che voleva combattere anche la malattia inguaribile e l’ha fatto fino all’ultimo minuto. Se fosse un militare bisognerebbe darle una medaglia al valore civile, ma noi gliela appuntiamo lo stesso. Siamo sicuri che non se ne è andata, e che ci mette una mano sulla testa per indurci a non sbagliare». In sala la sorella Roberta Santelli, tanti esponenti politici e governativi, l’orafo Michele Affidato che ha creato il premio Jole Santelli, premio che sarà consegnato al presidente della Camera Fontana.  

Il ricordo della Bernini

A sua volta, il ministro per la Cultura Anna Maria Bernini ha ringraziato quanti hanno creato «una occasione importante per tutti noi, perché siamo quello che siamo anche grazie a chi ci ha accompagnato, come Jole Santelli, che ha dato una lezione di vita a tutti noi, non solo attraverso la lotta alla malattia ma soprattutto attraverso la sua capacità di interfacciarsi con tutti e di comunicare ascoltando. Jole è – ne parlo sempre al presente – una persona realmente capace di ascolto, che nasce in parte dalla sua grande curiosità ma anche dalla sua passione per la vita. Lei si guardava intorno e diceva “quant’è bella la mia Calabria”, e lo diceva sentendolo davvero perché voleva che la Calabria emergesse fuori dagli stereotipi ma con tutta la sua bellezza. Era energia e amore, Jole».

Il ricordo della Ferro

Molto commossa anche Wanda Ferro: «Una donna di governo, capace e preparata, per me è stata un privilegio avere con lei un forte rapporto di amicizia profondo, insieme abbiamo affrontato momenti belli e dolorosi Aveva grinta, un atteggiamento disponibile, sincero, e aperto con i cittadini. E’ stata un modello, davanti alla difficoltà aveva una grande voglia di vivere, aveva una grande capacità di essere donna libera e incurante dei pregiudizi e delle critiche distruttive. Ha lavorato per la rinascita della Calabria – ha rimarcato la Ferro –  con senso dell’amore, dell’orgoglio e dell’appartenenza di una donna che aveva tanti valori e con la ferrea volontà di cambiare la Calabria con una visione del futuro, con il suo mettersi a totale servizio della sua terra, togliendola dal pregiudizio e mettendola al centro delle dinamiche nazionali. Ha sfidato la malattia non solo in sé per sé ma soprattutto nel superare la stanchezza quotidiana, l’ha fatto con coraggio da combattente ma anche con la forza di chi sa di essere nel giusto e di non avere né padri né padroni. Oggi è una giornata di memoria ma non di una memoria fine a sé stessa bensi di una memoria per costruire il futuro».

Le testimonianze di Irto e Carfagna

Significativo anche il ricordo di Nicola Irto, senatore Pd, che ha ricordato la sua amicizia con la Santelli: «Le elezioni del 2020 consegnarono paradossalmente a lei il ruolo di presidente della Regione e a me di capo dell’opposizione e presidente del Consiglio regionale uscente, poi scoppiò il Covid e dovemmo rinviare sine die l’inizio della legislatura regionale. E l’immagine che ricordo con grande affetto – ha sostenuto Irto  – è che mi chiamò per incontrarci in una Cittadella vuota, per capire quali prime misure mettere in campo insieme per prendere decisioni anche impopolari. E lì ho riscoperto una persona che aveva una straordinaria umanità, che aveva grandissimo rispetto per me e per la minoranza e soprattutto dei cittadini, a cui ha garantito una presenza costante. Ma quello che l’ha resa speciale è stato il profondo amore per la sua terra;: la sua scomparsa  è una grande perdita per tutti. Il suo impegno e la sua passione  saranno sempre un patrimonio per la Calabria e per l’intero Paese».  E poi Mara Carfagna, leader di Azione e anche lei amica di Jole Santelli: «Non è facile ricordare Jole perché  stata anche la parlamentare che mi ha fatto da guida e mentore nei miei primi passi. Ricordo la sua passione, la sua competenza ma soprattutto la ricordo come una donna libera, fiera e capace di sfidare tabù e luoghi comuni sull’impegno delle donne in politica. Sono sicura – ha poi detto la Carfagna – che mi avrebbe dato un grande aiuto quando sono stata ministro per il Sud». La cerimonia, che ha un tratto bipartisan, è moderata da Catia Polidori, coordinatrice nazionale Azzurro Donna, movimento femminile di Forza Italia. A ricordare Jole Santelli anche Roberto Giachetti di Azione e Domenico Furgiuele della Lega. Giachetti ha ricordato il «bellissimo dialogo con Jole Santelli anche se eravamo in genere su posizioni in genere diverse» e ha ricordato «il linciaggio morale che gli venne inflitto per aver lavorato nello studio di Previti», mentre Furgiuele, che ha portato il saluto del ministro e leader della Lega Matteo Salvini, ha parlato del «sorriso della Santelli che era un programma politico, il programma di una presidente della Regione che anche al tempo della pandemia ha saputo reagire e far emergere la Calabria». Infine, la testimonianza di Michele Affidato: «Una donna di grande coraggio e di grande umanità. Ricordo la sua grande preoccupazione ai tempi della pandemia e alla risposta della Calabria a questa crisi. Nonostante la malattia non si è mai tirata indietro: era un periodo molto impegnativo. Ricordo poi quando vinse le elezioni, ci sentimmo e mi disse che aveva indossato uno dei miei gioielli». (redazione@corrierecal.it)

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