ANCONA Ad Ancona sono state condannati all’ergastolo i due imputati ritenuti gli esecutori materiali dell’omicidio di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia calabrese Girolamo Bruzzese, ucciso in centro a Pesaro nel giorno di Natale del 2018. La pena è stata inflitta in primo grado, con rito abbreviato, a Francesco Candiloro e Michelangelo Tripodi per omicidio volontario premeditato con l’aggravante mafiosa. Secondo la ricostruzione dell’accusa, rappresentata dalla dalla procuratrice Monica Garulli e dai pm Paolo Gubinelli e Daniele Paci, si sarebbe trattato di una vendetta trasversale per conto della cosca calabrese Crea di Rizziconi.
In particolare l’intimidazione avrebbe avuto come obiettivo Girolamo Bruzzese, pentito che dal 2003 ha testimoniato in processi di ‘ndrangheta. Un presunto complice dei due imputati, Rocco Versace, è sotto processo a Pesaro, accusato di aver concorso nella preparazione dell’agguato. Le difese hanno respinto le accuse e contestato il quadro di indizi ricostruito dalla Procura. La gup ha concesso alle parti civili un risarcimento danni con provvisionale.
Bruzzese era stato freddato in via Bovio a Pesaro da due killer. La gup di Ancona, accogliendo la tesi e le richieste dell’accusa, ha riconosciuto la responsabilità di Candiloro, 43 anni, di Polistena, Reggio Calabria, pasticcere a Brescia, e di Tripodi, 44 anni, di Vibo Valentia, infliggendo l’ergastolo a entrambi.
La sentenza è stata emessa nel pomeriggio. I familiari della vittima erano collegati online. Il prossimo 28 giugno, si terrà invece la prima udienza del processo davanti alla Corte di Assise di Pesaro nei confronti del presunto complice, Rocco Versace, 57 anni, anche lui calabrese; secondo la Procura, che lo accusa di concorso in omicidio aggravato dal metodo mafioso, avrebbe studiato i movimenti della vittima per favorire l’agguato da parte dei due presunti complici. (Ansa)
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