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Rinascita Scott, mentono anziché denunciare i clan: atti in Procura. Nel mirino anche il giudice Petrini – NOMI

La Dda di Catanzaro ha ritenuto che 28 persone non abbiano detto il vero durante il processo. Ora le loro posizioni saranno vagliate dai magistrati

Pubblicato il: 08/06/2023 – 14:57
di Alessia Truzzolillo
Rinascita Scott, mentono anziché denunciare i clan: atti in Procura. Nel mirino anche il giudice Petrini – NOMI

LAMEZIA TERME L’esame del giudice (ora sospeso) Marco Petrini nel corso del processo Rinascita Scott è stato definito dal pubblico ministero Antonio De Bernardo «uno dei momenti più tristi del processo». Le «non-risposte» di Petrini, i ricordi rimossi riguardo ai gravissimi verbali resi in una fase di collaborazione con la Dda di Salerno, passeranno adesso al vaglio della Procura competente perché valuti la sussistenza del reato di falsa testimonianza. Petrini è stato condannati in appello a 4 anni e 4 mesi per corruzione in atti giudiziari e in primo grado, di recente, per un altro caso di presunta corruzione, a 2 anni e 8 mesi di reclusione.
Ma non è solo per Marco Petrini che la Dda di Catanzaro ha chiesto la trasmissione degli atti. L’elenco è lungo, sono 28 persone molte delle quali considerate parti offese, vessate dalle cosche, che invece di denunciare avrebbero dichiarato il falso in aula smentendo di avere subito. Altri sarebbero stati testimoni di gravi reati ma in aula avrebbero fatto gli smemorati o i mentitori. Altri ancora sono imputati nel processo.

Presunte vittime

Tra le posizioni trasmesse alla vaglio della Procura troviamo Maria Rosa Crudo e Concetto Porcelli che, stando al racconto accusatorio, sarebbero stati costretti, con minacce e pressioni, a rendere false dichiarazioni alla polizia giudiziaria, al difensore, al pubblico ministero – sulle responsabilità di Giuseppe Antonio Accorinti, boss di Zungri, per scagionarlo dalle accuse di tentato omicidio e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Francesca Mazzocca sarebbe stata costretta a ritirare la querela sporta nei confronti di Francesco Amabile per una serie di atti persecutori. La famiglia Mazzocca, compreso il padre Roberto, è considerata vittima di estorsione in qualità di gestori di un locale a Parghelia.
Antonio Del Giudice, titolare di una concessionaria motociclistica, è considerato vittima di una tentata estorsione da parte della cosca vibonese dei Pardea che avrebbe tentato di costringerlo concessionaria motociclistica e a pagare somme di denaro. Domenico Ceravolo avrebbe avuto da Giovanni Giamborino e Nazzareno Pugliese Antonio un prestito di 3000 euro da restituire entro i successivi 4 mesi, la corresponsione di 600 euro a titolo di interessi. Un tasso decisamente usurario.
Antonio Del Prete è un giostraio che avrebbe subito, insieme ad altri giostrai, estorsione da parte di Paolino Lo Bianco e Vincenzo Barba che li avrebbero costretti a consegnare un considerevole numero di tagliandi, valevoli per l’ingresso gratuito al luna park itinerante.
Antonio Iellamo è considerati vittima di estorsione in qualità di titolare di una tenuta per ricevimenti. I sodali del boss Luigi Mancuso, Pasquale Gallone, Mario Artusa e Francesco Tomeo, gli avrebbero imposto, per un matrimonio, di chiedere il prezzo scontato di 40 euro per invitato in luogo delle consuete 115 euro per invitato.
Domenico Antonio Corigliano è uno dei proprietari dell’immobile di Vibo Valentia che i fratelli Artusa volevano in fitto senza corrispondere quanto richiesto dai proprietari, intenzionati alla vendita dell’immobile e non alla sua locazione.
Valerio Ingenuo, titolare di una pescheria, è considerato vittima di estorsione. Sarebbe stato costretto ad acquistare prodotti ittici dalla pescheria della famiglia Mazzotta De Caria.

Tutti i nomi trasmessi alle Procure competenti

CRUDO Maria Rosa, di Zungri, cl ’66

PORCELLI Concetto, di Vibo Valentia, cl ’65

PORCELLI Tommasina, di Tropea cl ’93

PORCELLI Umberto di Tropea cl ’96

PETRINI Marco, nato a Foligno  cl ’64

ALBANESE Gaetano, nato a Polistena, cl ’70

MAZZOCCA Francesca, nata a Tropea cl ’89

MAZZOCCA ROBERTO, nato a Catanzaro cl ’54

FLORIO DOMENICA, nata a Tropea cl ’57

MANGIALAVORI Gaetano, nato a Vibo Valentia cl ’69

MASDEA Antonio, nato a Lamezia Terme, cl ’94

CANIGLIA Rocco, nato a Palagonia (CT) cl ’72

CARBONE Linda, nata a Messina, cl ’64

DEL GIUDICE Antonio nato a Vibo Valentia  cl ’70

STAGLIANO’ Antonietta, nata a Australia  cl ’63

PAGLIANITI Domenico, nato a San Calogero ’57

CERAVOLO Domenico, nato a Torino, cl ’77

LA GAMBA Fortunato, nato a Vibo Valentia,  cl ’85

DEL PRETE Antonio, nato a Isernia, cl ’48

GIURGOLA Debora, nata a Vibo Valentia, cl ’79

SQUILLACE Giuseppe, nato a Reggio Calabria, cl ’71

IELLAMO Antonio, nato a Vibo Valentia, cl ’81

CORIGLIANO Domenico Antonio, nato a Vibo Valentia, cl ’42

MICELI Antonino, nato a Palermo, cl ’42

DAFFINA’ Maria Francesca, nato a Roma cl ’62

INGENUO Valerio, nato a Pizzo cl ’69

PIETROPAOLO Francesco, nato a Limbadi cl ’69

MERCURIO Paolo, nato a Marcellinara cl ’78

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