LAMEZIA TERME Dopo la visita di ieri nella Casa circondariale “Giuseppe Panzera” (leggi qui) continua il tour calabrese del sottosegretario alla giustizia Andrea Ostellari. Questa mattina, a Lamezia Terme, l’incontro con i vertici regionali di Confagricoltura Calabria, alla presenza del presidente Alberto Statti. Una occasione di confronto e ascolto, con l’attenzione rivolta al coinvolgimento nelle aziende agricole di lavoratori che hanno un percorso detentivo. «E’ vero – dice Ostellari al Corriere della Calabria – ma oggi è stata anche l’occasione per raccontare quello che di buono c’è in questa terra, la capacità anche delle imprese di fare rete, di costruire percorsi virtuosi e di legalità. E’ importante sottolinearlo e ovviamente lo Stato è qui per aiutare le imprese che seguono percorsi di legalità».
«Il lavoro – sottolinea più volte il sottosegretario – deve essere centrale, proprio perché avvicina al tema del dovere e del rispetto delle regole ed è quello che vogliamo». Chi è stato condannato, dunque, deve avere una seconda chance. «Può avere un percorso di rieducazione vero ed attraverso il lavoro imparare qualcosa sapendo che il 98% delle persone che aderiscono a questo tipo di programmi poi escono anche dal circuito criminale», continua il sottosegretario.
La repressione penale del caporalato è sancita da una legge del 2016 ma sin dall’inizio le imprese agricole hanno denunciato alcuni aspetti inutilmente vessatori. «Oggi ho raccolto anche questo segnale di allarme da parte delle imprese agricole e di chi fa questo mestiere – annuisce Ostellari – è chiaro che lo Stato, in questo caso, deve cercare di essere vicino semplificando e rendendo maggiormente attrattiva anche l’iniziativa di chi vuole fare impresa. Quindi – continua – una riflessione va aperta, ma in senso generale non solo sul tema del caporalato».
Strettamente connesso al fenomeno del caporalato, il dibattito sullo sfruttamento di manodopera irregolare e quella dei lavoratori coinvolti in occupazioni degradanti e tenuti in stato di assoggettamento si lega indissolubilmente alle aspre polemiche e alle decisioni del Governo in tema di immigrazione, seguite alla tragedia di Steccato di Cutro. La Calabria è la regione dove il Consiglio dei Ministri ha scelto di introdurre elementi restrittivi per quanto riguarda l’immigrazione irregolare e sul tavolo c’è la discussione sui decreti flussi: le richieste delle aziende agricole riguardano la possibilità di disporre di mano d’opera. «Anche su questo – dice Ostellari – centrale è il tema della legalità. L’ingresso illegale ha portato purtroppo tragedie e morti e noi dobbiamo assolutamente scongiurarle in futuro. Quindi massimo impegno da parte nostra per cercare di evitare ciò che è accaduto a Cutro e ciò che ovviamente corrisponde ad una condotta di illegalità». «Saremo al fianco – chiosa – di tutte le iniziative che anche il Ministro Piantedosi e il nostro Governo intenderanno adottare per sconfiggere questi fenomeni». (f.b.)
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