Non l’ho visto tantissime volte in vita mia e bon lo vedevo da anni. Un giorno mi sfotte’ per quel cognome che lui conosceva bene, essendo forse il più importante studioso contemporaneo di Tommaso Campanella. Nuccio Ordine ci ha fatto un pessimo scherzo stavolta, lasciandoci troppo presto, nemmeno a 65 anni compiuti.
Grande, grandissimo autore. Ordinario all’Unical, editorialista del Corriere, amato e apprezzato in Francia.
Di Campanella e soprattutto di quel napoletano audace che era Giordano Bruno era colto divulgatore.
Così colto da essere premiato in tutta Europa e in mezzo mondo, luì, nativo di Diamante, cittadina di cui era un orgoglioso alfiere.
Nel giro di dodici mesi la Calabria piange due intellettuali tra i migliori di un Paese asfittico: Lombardi Satriani e Ordine.
Una Calabria che a quest’uomo assai bello, non ha forse dato quello che meritava. Lo scorso anno il Clarin lo definì il più importante saggista del mondo.
Scriveva anche su El Pais, con i suoi libri tradotti in tutto il mondo ma non avrebbe mai lasciato Arcavacata preso da quella restanza di cui parla un altro intellettuale puro come Vito Teti. Non avrebbe dovuto farci questo scherzo, in un incerto sabato di giugno ma anche stavolta gli Dei avevano sete dei migliori.
*giornalista
x
x