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Medici cubani, i dubbi del Tavolo Adduce: «Mancano elementi per l’esatta quantificazione dei costi»

L’ultimo verbale del monitoraggio interministeriale ribadisce alcune riserve sull’accordo tra Regione e “Comercializadora”

Pubblicato il: 10/06/2023 – 7:04
Medici cubani, i dubbi del Tavolo Adduce: «Mancano elementi per l’esatta quantificazione dei costi»

CATANZARO Ancora dubbi e richieste di chiarimenti sull’accordo per l’arrivo dei medici cubani in Calabria. È quanto emerge dal verbale dell’ultimo Tavolo Adduce sulla sanità calabrese, il tavolo interministeriale di verifica dell’attuazione  del piano di rientro, tavolo che si è riunito lo scorso 21 marzo: già nel precedente punto i tecnici del ministero della salute de del Mef avevano eccepito alcune riserve, e anche nell’ultima occasione non manca qualche puntualizzazione critica da parte dei Tavolo nei confronti di alcune misure “integrative” adottate dalla Regione guidata dal governatore Roberto Occhiuto nel rapporto con la “Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos S.A.” (CSMC S.A.).

I contenuti dell’accordo e i primi rilievi

Anzitutto il verbale ricorda che «la struttura commissariale ha trasmesso la documentazione (prot. 239-245-253-262/2022) inerente all’Accordo Quadro di cooperazione con la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos, società commerciale con capitale al 100% appartenente allo Stato cubano, sottoscritto il 17 agosto 2022, per la fornitura di servizi medici e sanitari. Preliminarmente si rammenta che i Ministeri affiancanti, con il parere numero 194-P del 23/09/2022 avevano formulato rilievi sul Dca 87 del 17 agoato 2022 trasmesso con prot. 158 del 17/08/2022, con il quale si dispone l’approvazione di un Accordo Quadro con la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos di cooperazione per la fornitura di servizi medici e sanitari, nella forma del distacco internazionale. Con successiva nota prot. 498494 dell’11 novembre 2022, (prot. 253/2022), viene trasmesso nuovamente anche il citato Dca 87/2022, in sostituzione di quello trasmesso con prot. 158/2022, specificando che per mero errore materiale contiene allegati non corretti. L’Accordo, di cui al nuovo allegato, prevede la fornitura da parte di Csmc alla Regione Calabria di servizi medici e sanitari attraverso la partecipazione di professionisti e tecnici sanitari cubani […] appartenenti al sistema sanitario cubano, attraverso distacco internazionale, per le esigenze della popolazione del territorio nazionale. Nell’Accordo – prosegue la ricostruzione del Tavolo – si legge che il numero di operatori sanitari cubani sarà inizialmente di 137 medici specialisti, che saranno gradualmente incorporati fino a completamento della cifra di 497, in corrispondenza della disponibilità di professionisti da parte della Csmc Sa. Con riferimento ai costi e remunerazione, il nuovo Accordo trasmesso prevede: “Il valore dell’Accordo quadro sarà determinato dalla somma complessiva degli importi mensili, il cui riferimento è di 4700,00 euro per i servizi forniti da ciascun professionista mensilmente, che saranno corrisposti dalla Regione Calabria alla Csmc, in conformità con la effettiva presenza fisica degli operatori sanitari cubani in ogni periodo di pagamento. La Regione Calabria pagherà, per delegazione di pagamento di Csmc, 1200,00 Euro mensili ad ogni professionista medico in Italia per il mantenimento e il rimborso delle spese e dei costi fissati forfettariamente, dovendo trasferire a Csmc, il restante valore di 3500,00 euro. […] La Regione Calabria effettuerà il pagamento anticipato del rimborso spese al professionista sanitario cubano all’arrivo nella Repubblica Italiana, al fine di garantirne l’insediamento, l’alimentazione e la creazione di condizioni di vita in quel territorio; i pagamenti successivi saranno eseguiti entro i primi dieci (10) giorni del mese successivo alla fine del mese da pagare».

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Le perplessità del Tavolo Adduce

Con riferimento al nuovo Dca 87/2022 il Tavolo Adduce fa presente che «il decreto legislativo 165/2001, all’articolo 6-bis stabilisce che “Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, nonché gli enti finanziati direttamente o indirettamente a carico del bilancio dello Stato sono autorizzati, nel rispetto dei princìpi di concorrenza e di trasparenza, ad acquistare sul mercato i servizi, originariamente prodotti al proprio interno, a condizione di ottenere conseguenti economie di gestione e di adottare le necessarie misure in materia di personale”», e quindi specifica: «Al punto 1.1. (dell’accordo allegato al dia 87 ndr) si evidenzia che non risultano specificati i profili professionali riferiti ai servizi sanitari cui l’iniziativa intende far riferimento; circa la durata di due anni della fornitura da parte di Csmc, di servizi medici e sanitari indicata al punto 1.2, si rileva una possibile incoerenza tra quanto specificato nella relazione di accompagnamento trasmessa con prot. numero 158 del 17 agosto 2022 (che non sembrerebbe oggetto di sostituzione come invece il Dca trasmesso), secondo la quale il ricorso alla predetta forma alternativa di reclutamento dovrebbe essere di durata limitata al tempo necessario per il reclutamento ordinario delle figure interessate essendo il periodo di ventiquattro mesi di durata superiore rispetto a quello previsto dalla normativa vigente per lo svolgimento delle prove selettive;  nel punto 1.3 sono indicati inizialmente in 137 i medici specialisti “che saranno gradualmente incorporati fino al completamento della cifra di 497, in corrispondenza della disponibilità di professionisti da parte della Csmc”. Si chiedono chiarimenti in merito». Altri dubbi del Tavolo Adduce secondo quanto emerge dal verbale: «Circa i costi dell’iniziativa si rileva una possibile incoerenza tra quanto specificato nei punti 4.1- 4.2 secondo i quali il valore dell’Accordo sarà determinato dalla somma complessiva degli importi mensili di 4.700 euro, esenti da tutte le imposte (punto 4.3), per i servizi forniti da ciascun professionista medico (da corrispondere, per la quota di 1.200 euro mensili, direttamente a ogni professionista medico in Italia per il mantenimento ed il rimborso delle spese e dei costi fissati forfettariamente e, per la restante quota di 3.500 euro, a Csmc) e quanto specificato nel punto 4.10 laddove si prevede l’ipotesi del ricorso a prestazioni di servizi di lavoro superiori a quanto concordato senza tuttavia indicare neppure un limite a tale prestazioni. Si evidenzia inoltre che non sono forniti elementi in ordine ai criteri di determinazione del valore di 4.700 euro. Peraltro per quanto riguarda le ulteriori spese – es. viaggio internazionale e nazionale di cui al punto 3.2 lettera c) ed altro – non viene indicato l’onere neppure in termini di tetto individuale. Si chiedono chiarimenti in merito». Alla luce di queste premesse il Tavolo Adduce segnala che «l’assenza dei predetti elementi non consente la quantificazione complessiva dei citati costi e, conseguentemente, non permette una valutazione della loro compatibilità con la cornice economico finanziaria programmata nel piano di rientro, né permette una valutazione in ordine agli eventuali aspetti previdenziali». Sul tema dei medici cubani il Tavolo Adduce ricorda due altri Dca, il 146 e il 161 del 2022, sull’integrazione e approvazione del contratto attuativo dell’accordo del 17 agosto, che – puntualizzano i ministeri – prevede non solo l’attività libero professionale ma anche contratti subordinati a tempo determinato. «Si fa presente in via pregiudiziale – sostiene il Tavolo Adduce – che la predetta previsione relativa all’impiego dei medici cubani anche con contratto subordinato a tempo determinato non sembra trovare riscontro nell’Accordo quadro sottoscritto in data 17 agosto 2022 che fa riferimento in più parti alla sola fornitura di servizi sanitari». Infine – è il “richiamo” del Tavolo Adduce – «resta ferma le necessità di perseguire le procedure ordinarie di reclutamento del personale necessario alla copertura del fabbisogno secondo i Piani di fabbisogno di personale e i piani assunzionali approvati e il Po  2022-2025». (c. a.)

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