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Il ricordo

Scomparsa di Ordine, la Calabria piange il “suo” illuminato

Si susseguono i ricordi ed i messaggi di cordoglio per il grande protagonista della critica letteraria italiana

Pubblicato il: 10/06/2023 – 16:34
Scomparsa di Ordine, la Calabria piange il “suo” illuminato

COSENZA La scomparsa di Nuccio Ordine ha destato un coro di commozione nel mondo politico, istituzionale e della società civile. Per l’alta levatura cultura di uno degli indiscussi protagonisti della lettura critica del Rinascimento, la morte del cattedratico rappresenta una perdita immane per la Calabria intera. «Con Nuccio Ordine la Calabria perde un intellettuale e uno studioso riconosciuto in tutto il mondo. Per la nostra Regione è stato un pilastro di sapere e conoscenza, un punto di riferimento per generazioni cresciute grazie ai suoi insegnamenti. La Giunta esprime sincero cordoglio». Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. «Viene improvvisamente a mancare un intellettuale calabrese (editorialista culturale del Corriere della Sera) tra i più lucidi e conosciuti al mondo. A dirlo è il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. «L’Università di Arcavacata, dove insegnava Letteratura italiana, la Calabria e il mondo culturale internazionale perdono un eccellente critico letterario e uno studioso unanimemente apprezzato. Sia per lo sconfinato sapere accademico (tra i massimi esperti del Rinascimento e di Giordano Bruno) che per i numerosi e brillanti successi saggistici, alcuni dei quali (“L’utilità dell’inutile”) sono diventati bestseller tradotti in trentadue Paesi. A nome mio e del Consiglio regionale della Calabria, rivolgo alla sua famiglia le più sentite condoglianze».
Nel suo messaggio di cordoglio, Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, definisce Ordine «un intellettuale non organico tra i migliori d’Italia».
«Ordinario di letteratura all’università della Calabria, premiato in tutto il mondo per i suoi studi su Giordano Bruno – dice Antoniozzi – Nuccio Ordine era un cosentino fiero di esserlo , uno di quei grandi figli che la Calabria ha donato all’Italia». Per l’esponente di Fratelli d’Italia, era «un uomo immenso».
«Ci lascia un grande cosentino – afferma Simona Loizzo, deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera- un grande calabrese, un grande italiano che faceva parte del Pantheon della cultura nazionale».
«Proporrò al presidente della commissione Cultura di ricordare una figura così straordinaria – aggiunge Loizzo – che non ha mai voluto abbandonare la sua regione. È veramente una perdita enorme per la Calabria».
«Sono profondamente addolorato per la scomparsa del prof. Nuccio Ordine – dice Franco Iacucci, vicepresidente del Consiglio regionale – un uomo straordinario, studioso versatile conosciuto in tutto il mondo. Lo avevo sentito poche settimane fa quando aveva ricevuto il prestigioso premio spagnolo Principessa delle Asturie. In quell’occasione mi aveva parlato dei tanti progetti a cui stava lavorando».
Iaccuci poi afferma: «Mi piace immaginare che la nostra Unical sia però il posto che ha sentito più suo, che non ha mai voluto lasciare perché amava profondamente la nostra Calabria».
«Impossibile – ricorda il vice presidente di Palazzo Campanella – elencare tutti i successi e i riconoscimenti ottenuti per i suoi studi e i suoi libri. Un filosofo dei nostri tempi che amava i grandi pensatori del passato e che ha saputo farli conoscere e amare a chiunque abbia avuto la fortuna di ascoltarlo. Nella sua qualità di Presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani ho avuto modo di confrontarmi spesso con lui nei miei anni da Presidente della Provincia. Uno dei suoi ultimi interventi pubblici proprio contro l’autonomia differenziata “la nostra Costituzione afferma che il Paese è uno, sicché tutto ciò che tende a dividerlo è anticostituzionale”. «Grazie Nuccio per tutto ciò che hai fatto e per ciò che ci lasci – conclude Iacucci -. Riposa in pace».
Il Partito Democratico della Calabria esprime «profondo cordoglio per la prematura scomparsa del prof. Nuccio Ordine, studioso di fama internazionale e profondo pensatore, figlio della nostra terra. Un uomo che lascia un segno indelebile nel panorama culturale mondiale, da suoi scritti continueremo ad attingere per formare nuove idee e generazioni. Una guida immortale. Lo vogliamo ricordare con una sua citazione: ”[…]È nelle pieghe di quelle attività considerate superflue, infatti, che possiamo percepire lo stimolo a pensare un mondo migliore, a coltivare l’utilità di poter attenuare, se non cancellare, le diffuse ingiustizie e le penose disuguaglianze che pesano (o dovrebbero pesare) come un macigno sulle nostre coscienze[…]” Queste parole del prof. Nuccio Ordine saranno un monito per la nostra azione politica. Ai suoi cari le nostre più sincere condoglianze».

Caruso e Fiorita: «Una perdita enorme non solo per la Calabria»

«La città di Cosenza è profondamente addolorata per la scomparsa del professor Nuccio Ordine, una delle figure più colte, nel senso più pieno del termine, che la Calabria e l’intero Paese abbiano potuto annoverare nella loro storia recente». Lo ha detto il sindaco di Cosenza Franz Caruso. «A lui mi legava una personale amicizia ed avevo sperato che, dopo il malore che lo aveva colpito nei giorni scorsi, Nuccio potesse riprendersi, ma, purtroppo, così non è stato. La sua scomparsa priva la cultura italiana, non solo calabrese – ha aggiunto Franz Caruso – di una delle personalità meglio strutturate, forte, com’era, di un bagaglio accademico, fatto di studi e ricerche incessanti, come di riconoscimenti tributati, a ragion veduta, dagli atenei di tutto il mondo e dalle istituzioni più diverse ed accreditate. Un cursus honorum – il suo – costruito sul campo e che ha fatto di Nuccio Ordine uno dei massimi studiosi del  Rinascimento e di Giordano Bruno, oltre che uno dei docenti più rappresentativi dell’Università della Calabria della quale è stato Ordinario di letteratura italiana . La città di Cosenza – ha aggiunto Franz Caruso – deve essergli grata perché Nuccio volle, con pervicacia, che nel nostro centro storico, a Palazzo Caselli-Vaccaro, avesse sede il Centro studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani del quale era Presidente. Un Centro che il professor Ordine fece nascere con l’obiettivo di dar vita ad una Biblioteca in grado di offrire agli studiosi di tutto il mondo le opere di Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, sparse ovunque, nelle altre biblioteche, ed anche tutta l’opera critica sui tre pensatori, per farne un centro di eccellenza ed un vero e proprio polo filosofico. Un obiettivo che l’Amministrazione comunale si impegnerà a portare avanti nel solco da lui tracciato. Di Nuccio non possiamo, inoltre, fare a meno di ricordare l’intensa attività di storico della letteratura, di saggista e quella pubblicistica che ebbe modo di estrinsecare – quest’ultima- dalle colonne del prestigioso “Corriere della Sera”. Di grande interesse i suoi scritti e le sue lectiones magistrales. Giusto anche ricordare la sua amicizia con Umberto Eco. Gli riuscì, diversi anni fa, di portarlo a Cosenza. In questo doloroso momento mi stringo, con tutta l’Amministrazione comunale e insieme alla comunità cosentina – ha concluso il Sindaco Franz Caruso –attorno ai familiari di Nuccio Ordine esprimendo i sentimenti del più profondo cordoglio e della più sincera vicinanza che estendo anche al Magnifico Rettore dell’Università della Calabria, professor Nicola Leone, per aver perduto uno dei suoi migliori docenti».
«È una di quelle circostanze in cui viene naturale pensare che adesso siamo davvero tutti un po’ più soli, con la certezza che non si tratta di una frase fatta o buttata lì a caso». Lo afferma il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. «La scomparsa di Nuccio Ordine – continua il primo cittadino – è realmente una perdita enorme. Lo è per la Calabria, per i calabresi e per tutti coloro che, al di là di ogni confine geografico, conoscono e hanno a cuore il valore della conoscenza e del sapere, della voglia di apprendere e di coltivare la passione come fiammella da tenere accesa per vivere. Nuccio Ordine è stato un collega prezioso, nella vita come nelle occasioni di lavoro in cui ci siamo trovati a fianco. Non posso che esprimere dunque i miei più profondi e sinceri sentimenti di cordoglio e quelli dell’intera Città Capoluogo di Regione. E aggiungere l’invito, rivolto soprattutto ai giovani, a conservare la sua memoria leggendo l’enorme patrimonio che egli ci lascia in eredità». Anche l’avvocato Marcello Manna ha voluto esprimere «profondo cordoglio e sentita vicinanza alla famiglia per la prematura scomparsa di Nuccio Ordine. Umanista, fine saggista e profondo conoscitore della cultura rinascimentale, il docente di letteratura italiana è stato per la nostra terra esempio virtuoso per la radicata connessione alle sue origini che lo portarono, nonostante gli anni e i riconoscimenti oltralpe, a far ritorno alla sua Itaca. A lui mi legava profonda stima e una ricca interlocuzione su diversi temi. L’auspicio è che tutto ciò che Nuccio Ordine ha rappresentato per il mondo accademico, per i suoi amati studenti, per chi ne ha sempre apprezzato e riconosciuto la levatura, sia ben custodito e ricordato quale patrimonio culturale comune. L’umanesimo, il mare di cui portava il nome gli siano lievi come la sua amata terra». Il sindaco di Diamante (città in Ordine è nato), Ernesto Magorno ha annunciato che in segno di cordoglio e di partecipazione al dolore della famiglia di Nuccio Ordine sarà proclamato il lutto cittadino». «Non scorderò mai i nostri incontri al festival della Milanesiana, al Salone del Libro di Torino, a Trieste e in Friuli Venezia Giulia dove veniva con grande piacere, come alla prima edizione del Triestebookfest quando abbiamo riflettuto insieme su cosa sia il sapere, fino all’ultima volta a Ferrara qualche anno fa per la sua splendida lectio su Ariosto. “Si studia per diventare migliori”, diceva ai giovani e lui è stato uno dei migliori». La senatrice Tatjana Rojc (Pd), scrittrice e saggista, ricorda così la figura del filosofo e docente di letteratura italiana all’Università della Calabria Nuccio Ordine. «Nuccio era una persona coltissima, gioviale, legata alla sua Calabria e sono onorata – aggiunge Rojc – di aver seguito l’iter per la traduzione in sloveno del suo libro “L’utilità dell’inutile” cui teneva molto e aveva espressamente voluto una prefazione di Boris Pahor». «Ricordo, commosso – afferma il presidente della Fondazione Mancini, Pietro Mancini – un caro amico, il prof. Nuccio Ordine, apprezzato da Giacomo Mancini senior e da me, sin da quando era un giovane giornalista. Profondo dolore per la perdita di un eminente letterato, che ha onorato la Calabria e la Nazione. Spero che le istituzioni, culturali, accademiche e politiche, ne onorino gli studi e il valore. Vicino, con amicizia, ai suoi cari e all’amico sindaco di Diamante, il suo amato Paese. Che la terra ti sia lieve, caro Nuccio, illustre professor Ordine». Messaggio di cordoglio anche dal presidente della Fondazione “Attilio e Elena Giuliani”: «Non è solo la Calabria, ma il Paese, a piangere la perdita di uno dei suoi figli migliori».
«Oggi la cultura europea perde una figura eminente della ricerca scientifica in ambito letterario». Ad affermarlo è Battista Liserre consultiez della regione Calabria in Francia. «Studioso di figure emblematiche della libertà di pensiero – aggiunge Liserre – come Giordano Bruno, il professor Ordine si dedicava con passione e umiltà alla trasmissione di sapere e conoscenze alle giovane generazioni. Particolarmente legato alla Francia dove aveva insegnato in vari Atenei come la prestigiosa “École normale supérieure”e Paris IV Sorbonne, dirigeva anche delle collane presso Les belles lettres, nota casa editrice di testi di storia delle letteratura classica. Non ci sono parole adeguate per esprimere il dolore che tutti noi, suoi ex allievi, allievi e colleghi stiamo provando. La Calabria si priva di un grande uomo e e di un grande intellettuale: sta a noi far continuare a vivere il professore Ordine mettendo a frutto i suoi insegnamenti e raccogliendone l’eredità nel modo più degno possibile. Io, suo ex allievo, ho avuto la fortuna di conoscere Nuccio Ordine come maestro e anche come amico il suo ricordo resterà indelebile tra dirti noi». Cordoglio anche da parte della presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro: «ci ha lasciati un illustre accademico e un fine studioso, ma anche un uomo dalle qualità umane fuori dal comune, dotato di grande onestà intellettuale, di schiettezza e correttezza nei rapporti personali, di capacità didattiche eccelse e di amore per la propria terra. Nel corso della sua lunga carriera ha dato un grande contributo agli studi umanistici, che ha saputo trasmettere a generazioni di giovani calabresi e non solo. La sua scomparsa segna un grave lutto per la Calabria intera e per la comunità universitaria che perde un instancabile studioso, saggista e umanista, la cui perdita lascia un vuoto non colmabile nel Paese. A nome mio personale e dell’Ente che rappresento manifesto alla famiglia il più vivo e sentito cordoglio».  «È un giorno triste per la nostra Regione. La Calabria perde un grande punto di riferimento culturale che ci ha resi tutti più orgogliosi nel nostro Paese e nel Mondo». Così Angelo Sposato, Segretario generale della Cgil Calabria. «Con la prematura scomparsa di Nuccio Ordine, studioso, letterato, filoso, storico – aggiunge – la nostra Regione si priva di una personalità eccelsa e riconosciuta nel panorama culturale internazionale. Insignito di numerosi riconoscimenti per le sue opere ed i suoi studi, lascia a tutti noi il testimone per ricordarne le virtù ed in particolare ai suoi studenti, che hanno avuto l’onore dei suoi insegnamenti, di continuare il suo lavoro di studio che ha sempre continuato decidendo di rimanere sempre nella sua amata Calabria e nella sua amata università”. ”Grazie per averci donato cultura, sapere, conoscenza ed aver formato i nostri giovani – conclude Sposato -, un caro abbraccio ai suoi cari con profondo e sentito cordoglio. La terra ti sia lieve caro Prof». 


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