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“tolleranza zero”

Sala intelligence, battelli spazzamare e laboratori mobili: ecco le armi della Regione contro la maladepurazione

I contenuti dell’atto di indirizzo della “fase 2” della strategia per la tutela dell’ambiente. Nel mirino anzitutto gli scarichi non controllati

Pubblicato il: 12/06/2023 – 6:38
Sala intelligence, battelli spazzamare e laboratori mobili: ecco le armi della Regione contro la maladepurazione

CATANZARO Una strategia di lotta in tre punti: intelligence attraverso una apposita sala di controllo degli scarichi incontrollati, battelli “spazzamare” e laboratori mobili per le analisi. Il rafforzamento della “tolleranza zero” contro la maladepurazione e l’inquinamento del mare prende forma nella delibera con la quale la Giunta regionale guidata dal governatore Roberto Occhiuto ha approvato l’atto di indirizzo per la prossima estate in tema di tutela dell’ambiente e sui sistemi di monitoraggio dei corpi idrici e delle acque di balneazione. E un’altra appendice della “fase 2” che quest’anno la Regione,  con un altro provvedimento adottato ad aprile, ha esteso anche ad ampie fasce costiere dello Jonio oltre quelle tirreniche già presidiate dall’anno scorso. La delibera, proposta dall’assessore Marcello Minenna, parte dall’assunto che  «’esperienza, consolidatasi negli anni, in merito al fenomeno dell’inquinamento delle acque marine e fluviali, indica che una delle possibili cause del fenomeno è rappresentata da scarichi non controllati. Il problema della presenza di rifiuti galleggianti sul mare che raggiungono la costa e le spiagge calabresi – si legge nell’atto di indirizzo – si intensifica ed è maggiormente percepita durante la stagione estiva, quando l’affluenza turistica è più rilevante; tali residui provengono principalmente dagli alvei dei fiumi e torrenti, dai fossi o dalle scogliere dove vengono abbandonati, dalle imbarcazioni da diporto che si aggiungono al traffico marittimo e all’attività di pesca, dagli scarichi a mare delle fognature, degli impianti di depurazione non sufficientemente adeguati o malfunzionanti, o di fanghi di depurazione non trattati».

Le riunioni e gli strumenti individuati

Si evidenzia poi che «nel corso delle varie riunioni partecipate dalla Regione Calabria, Arpa Calabria, Autorità regionale “Rifiuti e Risorse Idriche” della Calabria, Corap e Sorical, in ragione di quanto precede e con riferimento alle problematiche sopra rappresentate, è emersa la necessitàà di corroborare le iniziative avviate nel 2022 e nel 2023, con azioni volte a tutelare ulteriormente l’ambiente, attraverso sistemi di monitoraggio, pulizia delle acque più prossime alle zone di balneazione e analisi delle acque e dell’aria». Tre le azioni di questa “guerra senza quartiere” alla maladepurazione che la Giunta mette in campo: «Realizzazione di un sistema di monitoraggio e controllo dei tragitti degli operatori dei mezzi autospurgo, attraverso apposita sala di controllo, con individuazione delle aree a maggiore “traffico”, c.d. Sala Intelligence; Battelli c.d. spazzamare, progettati per l’impiego specifico in attività disinquinante ed opportunamente attrezzati al fine di assicurare le attività di pulizia degli specchi d’acqua marini e relativo monitoraggio; Laboratori mobili per le analisi delle acque e dell’aria, al fine di garantire una valutazione accurata e tempestiva della qualità delle risorse ambientali. Il laboratorio mobile consentirà di condurre analisi in tempo reale in località marine, riducendo i tempi di trasporto dei campioni e fornendo risultati immediati per supportare la presa di decisioni rapide e informate». (c. a.)

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