ROMA «I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna». A dirlo, ospite di “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1, è Rosy Bindi.
Bindi, più volte ministro ed ex presidente della Commissione Parlamentare antimafia, torna sull’episodio in cui Berlusconi le disse in tv “lei è più bella che intelligente”: «Io gli risposi “non sono una donna a sua disposizione”. Fu una reazione non pensata, sono parole che escono perché le hai dentro. Dopo quella volta – riprende l’esponente Pd – non ho mai fatto pace né ho parlato di nuovo con Berlusconi. Lui non mi ha mai più chiesto scusa ma io non ho rimpianti. Non so se quelle scuse le avrei accettate».
Sempre a “Un Giorno da Pecora”, Bindi osserva che «in questo momento siamo nella fase della santificazione, a parte qualche eccezione, e questo non va bene. I conti col berlusconismo non sono stati fatti quando era vivo, spero che verranno fatti ora». «Berlusconi – dice ancora – non è stato solo un politico, ha fatto l’imprenditore in un certo modo, porta con sé tanti misteri e non riesco ad esaltarlo nelle sue capacità imprenditoriali. Se non avesse avuto la protezione della politica non sarebbe stato un grande imprenditore».
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