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I Comuni del Consorzio Valle Crati sfiduciano Granata. «Un’assemblea per revocarlo»

I sindaci hanno dato mandato a Franz Caruso di redigere una richiesta di convocazione urgente. «Gestione confusa e fondi a rischio»

Pubblicato il: 13/06/2023 – 17:23
I Comuni del Consorzio Valle Crati sfiduciano Granata. «Un’assemblea per revocarlo»

COSENZA Si è svolta ieri pomeriggio nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi la riunione dei sindaci dei Comuni del Consorzio Valle Crati convocata nei giorni scorsi dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso che, fuori città per un improvviso impegno istituzionale, si è collegato in via telematica. All’incontro hanno partecipato i primi cittadini o loro delegati dei Comuni di Carolei, Casali del Manco, Castrolibero, Cerisano, Dipignano, Marano Principato, Rende, Rovito, Rose e Spezzano della Sila. Nell’introduzione dei lavori il sindaco Franz Caruso ha posto l’accento sulla situazione incresciosa che si è venuta a creare nell’organismo per diretta responsabilità del suo presidente pro tempore che ha posto in essere, si legge in una nota, «atti di violazione di qualsivoglia morale ed etica istituzionale». 

Caruso: «Gestione confusa e “project financing” a rischio»

«Atteggiamenti e procedure quelle del presidente pro tempore del Consorzio Valle Crati – ha affermato il sindaco Franz Caruso – che hanno portato ad una gestione confusa e conflittuale dell’organismo consortile mettendo a rischio il “project financing” che avrebbe dovuto condurre i comuni consorziati fuori dall’infrazione comunitaria, grazie alle opere di collettamento e potenziamento fognario e depurativo di cui è prevista la realizzazione». Il sindaco di Cosenza che, continua la nota, «non ha mai espresso apprezzamenti e plausi per l’operato dell’attuale Presidente Pro Tempore, ha quindi, chiesto ai presenti di dar vita ad un’azione condivisa con l’intento di riportare il Consorzio Valle Crati a una corretta conduzione a favore delle comunità amministrate». 

«Granata avrebbe dovuto dimettersi per garbo istituzionale»

Si è, quindi, aperto il dibattitto nel corso del quale è stato evidenziato che Maximiliano Granata, è stato nominato Presidente, in quanto membro del Cda perché delegato dal Comune di Cosenza dal precedente primo cittadino. Un fatto questo che avrebbe di per sé dovuto portare Granata – così sintetizza la nota – «a dimettersi per garbo istituzionale ed etica, invece, lo stesso, pur avendo il sindaco di Cosenza in carica provveduto a nominare un altro delegato, è rimasto alla guida del Consorzio Valle Crati, di cui ha modificato addirittura lo Statuto, in maniera del tutto illegittima». La figura del Presidente, di fatto, assume a sé i poteri decisionali che non possono essere sottratti all’assemblea e ai sindaci che la compongono, come, per esempio la revoca dei rappresentanti nominati   dai Comuni nell’assemblea stessa.

La sfiducia dei sindaci a Granata

È stato sottolineato, inoltre, il rapporto conflittuale venutosi a creare anche con la concessionaria Kratos scarl che ha espresso la volontà di rescindere il contratto a suo tempo sottoscritto a seguito dell’aggiudicazione dell’appalto di cui al “project financing” che doveva portare il territorio di competenza del Consorzio fuori dall’infrazione Comunitaria. I sindaci presenti, all’unanimità, e con loro anche il primo cittadino di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo assente per altri impegni, hanno quindi espresso giudizio fortemente negativo sulla gestione del Consorzio Valle Crati portata avanti dal presidente pro tempore Maximiliano Granata e hanno dato mandato al sindaco di Cosenza, Franz Caruso, di redigere una richiesta di convocazione urgente dell’assemblea consortile avente ad oggetto la revoca del presidente pro tempore, Maximiliano Granata e la modifica  dello Statuto. «Atti ritenuti necessari – chiosa la nota – per riportare il Consorzio Valle Crati ai parametri di regolarità e democraticità e ad una gestione corretta e serena».

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