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il protocollo

Legalità e sicurezza sul lavoro per attrarre investimenti: intesa tra commissario Zes, Unindustria e sindacati

Romano rilancia l’allarme sul rischio di perdere fondi Pnrr per Gioia Tauro: «Tutti i soggetti competenti lavorino in sinergia»

Pubblicato il: 13/06/2023 – 17:06
Legalità e sicurezza sul lavoro per attrarre investimenti: intesa tra commissario Zes, Unindustria e sindacati

LAMEZIA TERME Un protocollo d’intesa per concretizzare una collaborazione finalizzata all’attrazione degli investimenti nella Zes Calabria, partendo dalle corrette relazioni sindacali, dal mantenimento e dall’incremento dei livelli occupazionali, dalla sicurezza sul lavoro e dalla legalità. A sottoscriverlo sono stati oggi, a Lamezia Terme, il commissario governativo della Zona economica speciale Giosy Romano, Unindustria Calabria rappresentata dal presidente Aldo Ferrara e i sindacati Cgil, Cisl e Uil rappresentati dai segretari generali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.

Da sinistra Russo, Romano, Frerrara, Sposato e Biondo

«Questo protocollo – ha esordito Romano – è  la plastica dimostrazione che operiamo in sinergia con le forze datoriali e sociali, vogliamo dare il senso di quello che si sta facendo: si vogliono attrarre nuovi investimenti ma si vuole anche tutelare il lavoro, cercando di incrementare i livelli occupazionali ed evitare quello che è accaduto nel passato, con imprenditori che vengono qui e poi abbandonano il territorio. Con questo protocollo li ancoriamo a un sistema di monitoraggio costante per verificare il rispetto dei requisiti di base per il mantenimento e l’incremento dei livelli occupazioni e la garanzia della sicurezza sul lavoro. Abbiamo realizzato le infrastrutture di base capaci di attrarre ulteriori investimenti, ora – ha rilevato il commissario della Zes Calabria – dobbiamo ulteriormente spingere sull’acceleratore anche sulla base delle analisi dei dati di altre regioni che sono partite prima, con una conoscenza dello strumento dello sportello digitale che permette alle imprese di allocarsi in maniera semplificata e che migliora con il passare del tempo». Per Ferrara «oggi è una giornata particolarmente importante per lo sviluppo delle potenzialità della Calabria, perché si apre di fatto una nuova stagione delle relazioni industriali nelle aree Zes, con l’obiettivo di creare un ambiente favorevole per attrarre investimenti di nuova generazione, quelli cioè caratterizzati da innovazione tecnologica, sostenibilità e digitalizzazione, creando opportunità qualificate di lavoro per i nostri giovani. Ci sono sicuramente alcuni elementi che devono ancora essere messi a regime: anzitutto la riqualificazione delle aree industriali con aree verdi, sicurezza, interoperabilità, accessibilità, rifiuti, acqua e depurazione. Bisogna poi trovare a livello nazionale strumenti finanziari di carattere fiscale: il credito di imposta – ha sostenuto il presidente di Unindustria Calabria – non può essere prorogato ogni anno con la legge di stabilità, servono misure strutturali. L’accordo che sigliamo oggi va anche nella direzione di sostenere l’azione del commissario Zes finalizzata a non disperdere le risorse del Pnrr». 

L’intervento dei sindacati

A sua volta Sposato ha parlato di «protocollo importante perché definisce un accordo del partenariato economico sociale con il commissario Zes che tende a dare un segnale anche per gli investimenti che devono essere fatti nella Zes nella legalità e all’insegna della qualità. Chiederemo al governo un impegno maggiore anche negli investimenti pubblici e privati e abbiamo necessità che le partecipate pubbliche possano sostenere anche l’impresa calabrese. Ora – ha aggiunto il segretario della Cgil Calabria – c’è bisogno di cambiare passo e questo protocollo può essere uno strumento importante anche ai fini della messa in sicurezza delle risorse». Secondo Russo il protocollo «serve a dare maggiore attrattività di questo territorio, a dare stabilità e dignità al lavoro. Gli obiettivi di questo protocollo sono la accelerazione della spesa, la sburocratizzazione, e maggior sicurezza sul luogo di lavoro». Infine, Biondo ha specificato che «la Calabria porta ancora le ferite della legge 488, tanti capannoni abbandonati perché si è data larga mano a investimenti privati non funzionali allo sviluppo del territorio. Oggi con questo protocollo voliamo dare una cornice all’interno della quale impiantare una contrattazione certa, chiara, innovativa che aiuti gli investimenti nelle aree Zes. Le parole d’ordine – ha concluso il segretario della Uil Calabria – sono sicurezza sui luoghi di lavoro, legalità con la prevenzione di infiltrazioni criminali, più risorse da parte del governo con misure anche decennali, con un monito anche alla Regione Calabria a costruire una politica industriale che qualifichi le Zes valorizzando i settori produttivi della nostra regione anche nell’ottica della posizione strategica della Calabria nel Mediterraneo». 

L’appello per Gioia Tauro

Ma la firma del protocollo è stata anche l’occasione, per Romano, di lanciare un appello legato al rischio di perdere alcune risorse del Pnrr relative all’area portuale di Gioia Tauro: «Oggettivamente – ha infatti osservato il commissario Zes –  c’è un ritardo che deriva dal rispetto dalla scadenza dei termini del Pnrr che vuole che i lavori siano avviati entro il 31 dicembre 2023.  In Calabria sono state finanziate opere per 111 milioni, fondamentali sono quelle opere per la infrastrutturazione e urbanizzazione delle aree a ridosso del porto di Gioia Tauro, aree per le quali c’è stata un contenzioso annoso tra Autorità di sistema e Corap, anche lì si sta cercando di pender coscienza di quello che è lo stato dell’arte e di trovare una soluzione che permette di avere un’opera strategica per questa regione, perché è il Porto di Gioia Tauro che è strategico per questa regione, e dev’essere creata ogni  condizione possibile per incrementare quell’area e far sì che quell’area sia attrattiva per la realizzazione di nuovi investimenti. Guai a perdere l’occasione di queste opere di infrastrutturazione, perché sono la base per attrarre nuovi investimenti. E qui in maniera assolutamente sinergica bisogna procedere tra commissario di governo, Autorità di sistema, Regione, Comuni coinvolti, per determinare il risultato che è la realizzazione dell’opera, qualunque sia il ruolo attribuito a ciascuno di noi». 

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