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La indagini

Raid contro gli agenti ad Aranceto per impedire gli arresti, in manette in tre

Due persone sono finite in carcere ed una terza ai domiciliari. Ferro: «Lo Stato è presente nelle vecchie roccaforti della criminalità rom»

Pubblicato il: 13/06/2023 – 19:13
Raid contro gli agenti ad Aranceto per impedire gli arresti, in manette in tre

CATANZARO Resistenza a pubblico ufficiale, minaccia, lesioni personali e danneggiamento. Con queste accuse gli agenti della Digos hanno arrestato tre persone a Catanzaro. In particolare due, come disposto dal provvedimento cautelare disposto dal gip, sono finite in carcere ed una ai domiciliari.
L’indagine, coordinata dalla Procura catanzarese e svolta dalla Digos, è nata dai gravi fatti verificatisi lo scorso 20 maggio nel quartiere Aranceto.
In quella circostanza, durante l’esecuzione di due misure cautelari nei confronti di soggetti gravemente indiziati dei delitti di atti persecutori ed estorsione realizzati per costringere alcuni assegnatari di immobili Aterp ad abbandonare le loro abitazioni per la successiva occupazione abusiva, i tre avrebbero aggredito violentemente i poliziotti per evitare l’arresto degli estorsori.
In quell’occasione diversi Agenti, nel corso delle colluttazioni, hanno riportato ferite.
Gli indagati, inoltre, si sono resi protagonisti del danneggiamento delle autovetture di servizio.
Solo grazie alla prontezza del personale della Digos l’escalation della violenza non ha avuto conseguenze peggiori e magari irreparabili, atteso che i poliziotti si sono ritrovati improvvisamente ad essere aggrediti dai tre oltre ad un gruppo nutritissimo di altre persone, allo stato non identificati.
Grazie all’attività investigativa (ed in particolare ad un filmato girato da un cittadino e diffuso sui social) è stato possibile appurare l’identità di tre che si sono responsabili della feroce opposizione alle forze dell’ordine nel corso dell’esecuzione delle misure, nonché accertare “documentalmente” una parte dell’azione. Il procedimento pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.

Wanda Ferro: «Si afferma la presenza dello Stato nelle roccaforti della criminalità rom»

«Con l’operazione condotta oggi dai poliziotti della Digos della Questura di Catanzaro si afferma la presenza dello Stato in quartieri, come quelli alla periferia sud di Catanzaro, per troppo tempo considerati inaccessibili roccaforti della criminalità rom, persino videosorvegliate degli stessi gruppi criminali. Con l’arresto di tre persone accusate di avere aggredito e ferito alcuni poliziotti, lo scorso 20 maggio, per impedire l’esecuzione di una ordinanza cautelare a carico di due presunti estorsori, non solo si assicurano alla giustizia alcuni dei presunti responsabili di un feroce assalto che solo grazie alla professionalità e al sangue freddo degli agenti non ha avuto conseguenze più gravi, ma si dimostra anche che non può esserci impunità per chi sfida lo Stato e tenta di imporre le proprie regole di violenza e sopraffazione a danno dei cittadini perbene. Congratulazioni alla Digos di Catanzaro per l’efficace attività investigativa, condotta con il coordinamento della Procura, che anche grazie all’utilizzo di un filmato girato da un cittadino ha consentito di individuare, nel nutrito gruppo degli aggressori, tre soggetti gravemente indiziati dei delitti di resistenza a pubblico ufficiale, minaccia, lesioni personali e del danneggiamento delle auto di servizio». E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro. 

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