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Il dramma

Bimbo travolto ed ucciso a Roma dal Suv, ecco chi ha provocato l’incidente – VIDEO

Sono responsabili di un canale youtube. Conducente risultato positivo alla droga. È indagato per omicidio stradale

Pubblicato il: 15/06/2023 – 15:22
Bimbo travolto ed ucciso a Roma dal Suv, ecco chi ha provocato l’incidente – VIDEO

ROMA Si chiamano Vito Loiacono, Matteo Di Pietro, Marco Ciaffaroni e Giulia Giannandrea, i ragazzi che ieri pomeriggio, a bordo di una Urus Lamborghini hanno travolto la macchina su cui viaggiava il piccolo Manuel di cinque anni, insieme alla mamma e alla sorellina, uccidendolo. Meglio conosciuti in rete come i TheBorderline, i quattro ragazzi sono i responsabili di un canale youtube che conta circa 600mila iscritti. Una volta la settimana, caricano sulla piattaforma challenge che sfiorano il “demenziale” del tipo “Vivo 50 ore in una scatola” oppure “Vacanza in barca da ricchi vs poveri”.

Gestiscono un canale Youtube


«Non siamo ricchi ma ci piace spendere per farvi divertire a voi!», scrivono i TheBorderline nella presentazione del loro canale. «Tutto quello che facciamo si basa su di voi, più supporto ci date più contenuti costosi e divertenti porteremo, tra sfide, challenge e scherzi di ogni tipo cercheremo di strapparvi una risata in ogni momento:) Ogni singolo euro guadagnato su YouTube verrà speso per portare video assurdi e unici. Obbiettivo finale? Regalare a qualcuno di voi 1.000.000 Euro (Probabilmente non accadrà mai, ma è il nostro obbiettivo) La nostra fonte di ispirazione è il grande MrBeast che in America ha costruito un impero attraverso questo tipo di video, ispirandoci a lui porteremo per la prima volta in Italia contenuti simili, che potranno essere portati avanti solo attraverso il vostro grande supporto”.

La maratona al volante dell’auto assassina

Il lavoro dei TheBorderline, quindi, è tutto incentrato sulla creazione di video “assurdi e unici” come li definiscono loro, e molto probabilmente anche ieri, dopo aver noleggiato il Suv della Lamborghini, stavano progettando un altro contenuto del tipo ‘Sto 50 ore in una Lamborghini’. A riprova del fatto, i video pubblicati e poi rimossi dai ragazzi sui social, proprio a bordo del Suv azzurro. I ragazzi, tutti poco più ventenni, hanno noleggiato l’auto il 13 giugno e hanno iniziato la maratona alla guida, facendo turni da circa due ore a testa. Poi la tragedia.

La rabbia degli utenti


Sul canale dei ragazzi, tanti i commenti indignati sull’accaduto: da chi gli augura di «finire a Rebibbia» alle donne che si immedesimano nella mamma del piccolo Manuel «da mamma di due bambini, spero che vi rinchiudano e buttino via la chiave».

Lo youtuber Loiacono: «Trauma indescrivibile»

«Il trauma che sto provando è indescrivibile, ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima», ha scritto in un commento su Instagram Vito Loiacono. Al momento nei suoi profili social sono comparsi insulti e critiche.

Conducente positivo ai cannabinoidi. È indagato per omicidio stradale

È risultato positivo ai cannabinoidi il ventenne indagato a Roma nell’ambito dell’inchiesta sull’incidente di Casal Palocco nel quale è morto il piccolo Manuel Proietti. Il giovane risponde di omicidio stradale. Il suv Lamborghini che guidava ieri pomeriggio, che sarebbe stato affittato per fare una ‘challenge’ e produrre video da postare su YouTube, ha travolto la Smart su cui viaggiava la vittima, 5 anni, con la madre e la sorellina. A bordo del suv c’erano altre quattro persone.
Al vaglio degli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, anche la posizione dei quattro presenti nell’auto. Nei loro confronti potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che nelle fasi precedenti allo schianto stessero girando un video da postare, poi, sui social per una “sfida” online incitando il ragazzo alla guida. I cellulari di tutti i giovani sono stati sequestrati.

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