CROTONE L’amministrazione comunale di Crotone ha deciso di dichiarare guerra a cittadini ed esercenti che non conferiscono correttamente i rifiuti prodotti. E’ stata disposta una nuova ordinanza sindacale che ha l’obiettivo di troncare “i comportamenti incivili”, che quotidianamente vengono “osservati” dagli amministratori. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, che ha registrato la partecipazione del sindaco Vincenzo Voce, dell’assessore comunale all’Ambiente, Isabella Secreto, della presidente della commissione consiliare all’Ambiente, Antonella Passalacqua, e della dirigente del settore Elisabetta Dominijanni. L’ordinanza introduce pene pecuniarie severe e controlli a tappeto. La prima multa sarà di 50 euro e quelle successive di 500. Se il trasgressore dovesse essere un esercente alla certificazione della terza inflazione, oltre alla pena pecuniaria, avrà una sospensione delle attività per tre giorni. I controlli vedranno in attività anche i Nucleo operativo ecologico (Noe) dei carabinieri.
Voce, per fare comprendere il livello di “inciviltà” raggiunto, ha raccontato alcuni episodi di cui è stato testimone oculare (ha fornito ai giornalisti anche le foto). Proprio questa mattina ha beccato “un signore ben vestito – con giacca e cravatta – che a bordo di uno scooter si è avvicinato ai cassonetti ed ha buttato un sacchetto di immondizia fuori dai contenitori, restando in sella alla moto”. Voce ha raccontato di avere chiesto al motociclista le ragioni di quel comportamento scorretto e di avere avuto una reazione “arrogante”. A questo punto ha proceduto a fotografare il presunto “incivile” e subito dopo si è recato al comando dei vigili urbani per denunciare l’episodio. Ieri sera, invece, in pieno centro cittadino ad un centinaio di metri dal palazzo comunale, ha assistito a due episodi di conferimento irregolare dei rifiuti da parte di due diversi esercenti. In questo ultimo caso i due esercenti utilizzavano, tra l’altro, un sacco nero il cui uso è in netto contrasto con la raccolta differenziata, che in quella zona è operativa da tempo. Non in tutta la città pitagorica è partita la raccolta differenziata ma dove è attiva, l’uso del sacco nero è severamente proibito. “L’ordinanza – ha sottolineato Voce – è soprattutto contro l’uso dei sacchi neri”. Succede anche che “nei pressi della chiesa di Sant’Antonio, in pieno centro cittadino, nei giorni scorsi sono stati trovati 20 sacchi neri zeppi di ogni tipo di immondizia, che comprendeva tra l’altro resti di lavorazione di pesce. In uno dei sacchi è stato individuato l’indirizzo di un ristorante cinese, nei confronti del quale sono stati presi gli opportuni provvedimenti. La guerra proclamata oggi interessa, quindi, anche quelle attività che non rispettano le regole. Nella città pitagorica si usa, tra l’altro, buttare i rifiuti derivanti da attività edilizie nei cassonetti, destinati alla raccolta differenziata. I sacchi dei calcinacci sono stati trovati nei cassonetti dell’umido. Un’altra cattiva abitudine riscontrata dall’amministrazione comunale riguarda l’ora del conferimento, che non viene rispettata da tutti. I rifiuti si conferiscono dopo le 17,30 e sino a quando non arrivano gli operatori Akrea per il prelievo (mattina presto). Succede, invece, che i rifiuti vengono conferiti subito dopo che è passato il camion della raccolta e così i cassonetti risultano sempre pieni e spesso i rifiuti vengono depositati fuori dal contenitore. Questo produce un aggravio di spesa, non più tollerabile. C’è da dire che il camion che svuota i cassonetti non è adeguato al servizio di raccolta delle buste depositate fuori dal contenitore. Per fare questo lavoro viene utilizzato un altro mezzo e altri operatori. I costi lievitano anche quando non si fa correttamente la raccolta differenziata: il conferimento in discarica del rifiuto trattato costa circa 70 euro a tonnellata, l’indifferenziata sale sino 350 euro. Non si può andare avanti così e, quindi, è stata decisa la tolleranza zero aumentando anche i controlli. Le postazioni di foto-trappole sono salite da tre ad undici. Ovviamente ci sono situazioni le cui responsabilità non sono riconducibili al comportamento dei cittadini e degli esercenti. Nel quartiere Papanice non è stata ancora avviata la raccolta differenziata e si sta verificando che i rifiuti conferiti nei cassonetti vecchi, sporchi ed inadeguati non vengono raccolti per quattro giorni: da venerdì sera a mercoledì mattina. Il problema è determinato anche dai nuovi orari di attività del sito di Ponticelli di proprietà della Regione Calabria, dove vengono conferiti e lavorati i rifiuti di Crotone. Ponticelli ha ridotto l’orario di apertura di sabato e domenica resta chiuso. Le cose dovrebbero cambiare quando partirà il servizio unico regionale di Arrical.
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