Ultimo aggiornamento alle 18:54
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il caso

Coriglianese suicida nel carcere di Taranto, la Procura apre un’inchiesta

Disposta l’autopsia di Francesco Cufone. Era stato ascoltato dai magistrati della Dda su fatti legati all’omicidio di Pasquale Aquino

Pubblicato il: 17/06/2023 – 11:50
Coriglianese suicida nel carcere di Taranto, la Procura apre un’inchiesta

CORIGLIANO ROSSANO La Procura di Taranto ha aperto un’inchiesta sulla morte di Francesco Cufone, 33 anni, di Corigliano. La salma del 33enne che si sarebbe suicidato nella sua cella del carcere di Taranto giovedì scorso è stata sequestrata; sul corpo del giovane è stata disposta l’autopsia. Cufone era stato arrestato nell’ambito delle indagini correlate all’omicidio di Pasquale Aquino, avvenuto un anno fa. L’uomo, ristretto in isolamento nel nuovo reparto del carcere pugliese, si sarebbe ucciso realizzando una corda rudimentale con le lenzuola del letto impiccandosi alla grata della finestra del bagno. A nulla è servito l’intervento dell’agente di polizia penitenziaria in servizio in quel momento e prontamente intervenuto dopo aver notato che il trentatreenne non era nella stanza.
Sullo sfondo di un suicidio che le indagini si apprestano a chiarire resta il percorso faticoso avviato da Cufone, che avrebbe iniziato nei mesi scorsi a rispondere alle domande dei magistrati della Dda di Catanzaro. Il 33enne era stato arrestato il 6 dicembre scorso per detenzione e traffico di cocaina e detenzione ed occultamento di un arsenale d’armi scoperto la scorsa estate dai Carabinieri in località Fabrizio.
Nella “santabarbara” i militari avevano anche trovato l’arma utilizzata per uccidere Aquino a Schiavonea. Cufone è poi stato ascoltato per due volte dai magistrati: una nello scorso mese di marzo e l’altra in aprile. Il 33enne – scrive la Gazzetta del Sud – avrebbe riferito di alcune “confidenze” ricevute da alcuni degli altri soggetti indagati, svelando anche la presunta composizione del commando che avrebbe dovuto uccidere anche Cosimo Marchese, sfuggito all’agguato che gli era stato teso mentre stava rientrando a casa. Dopo le prime due interlocuzioni vi sarebbe stato un terzo incontro nel quale Cufone avrebbe ritrattato tutto. Qualche giorno dopo avrebbe deciso di farla finita.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x