“Mandamento Ionico”, 30 condanne definitive in Cassazione – NOMI

ROMA Sono 30 le condanne definitive, 3 gli annullamenti senza rinvio, 7 gli annullamenti con rinvio a nuovo giudizio emessi dai giudici in Cassazione, nell’ambito del filone ordinario del processo “Mandamento Ionico” scaturito da un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria, e che vede alla sbarra esponenti della ‘ndrangheta della Locride.

L’inchiesta sulle famiglie di ‘ndrangheta della Locride

Il processo è nato dall’inchiesta della Dda reggina che nel luglio del 2017 aveva individuato gerarchie e organigrammi di 23 famiglie della ‘ndrangheta presenti sul territorio della Locride portando all’arresto di 168 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, detenzione illegale di munizioni ed armi comuni da sparo e da guerra rese clandestine, turbativa d’asta, illecita concorrenza con violenza e minaccia, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, truffa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e numerosi altri delitti collegati, con l’aggravante mafiosa.

La decisione della Cassazione

I giudici hanno annullato senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Maani Essaadia, Milieri Francesco, Mollica Francesco «Limitatamente alla pena principale, che ridetermina in anni dieci di reclusione», Pelle Antonio, Pelle Giuseppe «Limitatamente al reato di cui al capo fi), perché l’imputato va assolto per non aver commesso il fatto, ed elimina il relativo aumento di pena in continuazione nella misura di anni uno di reclusione ed euro centocinquanta/00 di multa»; Policheni Leonardo «Limitatamente al reato di cui al capo H4), perché l’imputato va assolto per non aver commesso il fatto, e dispone trasmettersi gli atti ad altra sezione della Corte di Appello di Reggio Calabria per la rideterminazione del trattamento sanzionatorio»; Sergi Carmine «Limitatamente al trattamento sanzionatorio, che ridetermina in anni undici e mesi quattro di reclusione»; Sergi Vincenzo «Limitatamente alla sanzione accessoria della revoca dell’indennità di disoccupazione, dell’assegno sociale, della pensione sociale e della pensione di invalidità civile fino alla completa espiazione della pena, che elimina»; ordina l’immediata rimessione in libertà di Pelle Antonio, «se non detenuto per altra causa». Dichiarati «inammissibili nel resto» i ricorsi di Mollica Francesco e Policheni Leonardo. Rigettati nel resto i ricorsi di Pelle Giuseppe, Sergi Carmine e Sergi Vincenzo.
Annullata con rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Carbone Michele; Giorgi Sebastiano «Limitatamente alla mancata esclusione della recidiva»; Ietto Antonio; Ietto Giuseppe «Limitatamente al reato di cui al capo A); – Pelle Domenico «Limitatamente alla mancata esclusione della recidiva ed al mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche»; – Sergi Giuseppe «Limitatamente al reato di cui al capo A)»; in accoglimento del ricorso del pg, nei confronti di Mollica Arcangelo, e rinviata per nuovo giudizio nei confronti dei predetti imputati ad altra sezione della Corte di Appello di Reggio Calabria. Dichiarati inammissibili nel resto i ricorsi di Giorgi Sebastiano e Ietto Giuseppe. Rigettati nel resto i ricorsi di Pelle Domenico, Sergi Giuseppe e del Pg. I giudici hanno rigettato i ricorsi di Aguì Roberto, Armocida Giuseppe, Armocida Nicola, Balzano Carmelo, Barbaro Antonio, Cordì Vincenzo, Manglaviti Antonio, Musolino Domenico, Palamara Santo, Polito Antonio, Staltari Aurelio.
Dichiarati inammissibili i ricorsi di Cataldo Vincenzo, Ielo Carmelo, Martelli Giuseppe, Nastasi Domenico, Santanna Domenico, Talia Carmelo, Violi Attilio Vittorio, Zappia Leo, Zucco Cosimo e Zucco Domenico. (redazione@corrierecal.it)