Ultimo aggiornamento alle 20:35
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Il processo

Caso Cospito, la Procura di Torino chiede l’ergastolo

L’anarchico è accusato di “strage di Stato”: «La mia vicenda utilizzata per fini politici»

Pubblicato il: 19/06/2023 – 15:57
Caso Cospito, la Procura di Torino chiede l’ergastolo

TORINO L’ergastolo per l’anarchico Alfredo Cospito è stato chiesto dalla procura generale nel processo d’appello bis, ripreso oggi a Torino, per le azioni della presunta organizzazione terroristica Fai-Fri. La causa è dedicata al ricalcolo della pena per uno solo degli episodi contestati, l’attentato – il 2 giugno 2006 – alla scuola Allievi carabinieri di Fossano (Cuneo). In aula l’accusa è stata sostenuta dai pg Francesco Saluzzo e Paolo Scafi.
«Cospito non merita sconti» ha detto in particolare il pg Saluzzo, sottolineando che se l’attentato a Fossano non ebbe «l’effetto voluto, che era colpire un numero indeterminato di carabinieri, fu solo per un caso».
«La Corte costituzionale – ha aggiunto – ha aperto la strada alla possibilità di bilanciare attenuanti e aggravanti anche per il reato di strage politica. Ma nessuno di noi è obbligato a praticare sconti che non siano dovuti. E Cospito non merita nulla». Per l’imputata Anna Beniamino, detenuta nel carcere di Sanremo, la richiesta è stata di 27 anni e un mese di reclusione.

Cospito: «La mia vicenda utilizzata per fini politici»

«Il regime carcerario del 41 bis rappresenta la vera faccia della Repubblica. La mia vicenda processuale è stata usata come una sorta di clava da una parte politica, da questo Governo contro un’altra parte politica, la cosiddetta opposizione. Il mio trasferimento da una sezione all’altra in previsione dell’arrivo dei parlamentari del Pd è un esempio lampante di come il 41 bis sia stato strumentalizzato a fini politici». Sono alcune delle accuse mosse da Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41 bis nel carcere di bancali a Sassari, collegato col tribunale di Torino, nel quale si sta svolgendo il processo bis per le presunte azioni terroristiche del gruppo anarchico Fai-Fri. Il processo d’appello bis a Torino per le azioni della presunta organizzazione terroristica Fai-Fri è ripreso dopo una pronuncia della Corte Costituzionale che ha sancito la possibilità di dichiarare la prevalenza dell’attenuante del “fatto lieve” sulla recidiva anche per il reato di “strage politica”, contestato a Cospito.
L’anarchico, durante il suo intervento, in videocollegamento dal carcere di Sassari, ha criticato il regime di 41 bis e ha citato casi di detenuti morti in carcere, affermando di sentirsi moralmente responsabile del decesso di due persone entrate in sciopero della fame sulla spinta della “canea mediatica” che si era creata intorno al suo caso. Cospito ha infine dichiarato che «il 41 bis è un regime carcerario utilizzato per mettere il bavaglio a una generazione di mafiosi che lo Stato ha usato e poi tradito rinchiudendoli qui sino alla morte per tappare loro la bocca ed evitare che emergano i segreti oscuri della Repubblica». 

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x