COSENZA Quasi venti giorni. È il tempo trascorso dalla partita playout salvezza di serie B che ha permesso al Cosenza di mantenere la categoria. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, anche se non proprio limpida: la conferenza stampa del tecnico William Viali in cui lasciava intendere che difficilmente sarebbe rimasto in rossoblù, le voci insistenti di un suo accordo verbale con l’Ascoli e la conferma social del direttore interessato dopo un confronto avuto con il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio che non è riuscito a trovare gli argomenti giusti per convincerlo a restare. In mezzo a tutto questo, la riconferma del direttore sportivo Roberto Gemmi e, pochi giorni prima, una dichiarazione del patron silano che a “Radio Sportiva” ha annunciato di voler portare il Cosenza in serie A. Con un progetto – ha specificato – magari, però, non nell’immediato, forse un giorno. Un’esternazione ai limiti del paradossale se si pensa che nel corso della sua decennale esperienza in riva al Crati, l’imprenditore lametino ha sempre preferito scansare i progetti e le programmazioni a lungo termine per affidarsi al caso e alla buona sorte che, finora – bisogna ammetterlo – non lo ha mai abbandonato. La promozione in serie B del 2018 è giunta un po’ a sorpresa dopo un campionato modesto concluso al quinto posto in classifica e un percorso playoff irripetibile. Nei cinque anni di cadetteria, si sono collezionate tre salvezze insperate e una retrocessione a cui è seguita una riammissione a causa del fallimento del Chievo Verona. Oggi, estate 2023, siamo punto e a capo. Dopo la miracolosa salvezza di Brescia, di acqua sotto i ponti, come scritto sopra, ne è già passata in abbondanza. Eppure, nonostante le solite chiacchiere da bar, a pochi giorni dall’inizio di luglio, società e appassionati si trovano a fare i conti con un allenatore ancora da individuare (circolano da giorni nomi altisonanti – Liverani, Castori, Aglietti, Stellone e D’Angelo su tutti – che perdono punti non appena escono allo scoperto i rispetti ingaggi) e con tanti buoni propositi che rischiano di dissolversi definitivamente. Parliamo ad esempio dei calciatori simbolo della salvezza raggiunta allo stadio “Rigamonti” lo scorso primo giugno (Micai, Marras, Brescianini e Nasti) che, in accordo con le loro società di appartenenza, potrebbero accasarsi altrove disperdendo quel patrimonio di entusiasmo e solidità tecnica che il partente Viali era riuscito, tra mille difficoltà, a ricreare. Spetterà al ds Gemmi, (che un’estate fa, in fase di mercato, fece un lavoro tutt’altro che esaltante), il compito di allontanare vecchi fantasmi e paranoie dalle parti del “San Vito-Marulla”.
Ma se il Cosenza rischia di affrontare un’altra estate calda e confusa, non sembra messa meglio la Reggina di Felice Saladini. Dopo il piano di ristrutturazione del debito approvato di recente dal tribunale, entro oggi, (così come spetterà al Cosenza e al Catanzaro), lo staff del presidente amaranto dovrà presentare la documentazione necessaria per iscriversi al prossimo campionato di serie B. Tutto questo mentre nell’ambiente circolano da qualche giorno voci insistenti sulla cessione della società a una misteriosa cordata di imprenditori. Sullo sfondo, c’è da fare i conti poi con una panchina da occupare (dopo l’addio ormai certo di Pippo Inzaghi), un nuovo piano tecnico da mettere su carta e un ricorso alla Corte d’Appello presentato della proprietà del Brescia calcio che spera ancora in una riammissione in serie B al posto della Reggina. Un desiderio difficile da realizzare per i lombardi ma che aggiunge, ugualmente, ulteriore tensione a una vicenda di suo già abbastanza complessa.
Più tranquilla appare la situazione in casa Catanzaro. Nei giorni scorsi il tecnico della promozione Vincenzo Vivarini a Radio Rai ha rivelato che l’obiettivo principale della società giallorossa sarà quello di mantenere lo zoccolo duro dell’organico della passata stagione. «Il torneo cadetto – ha detto l’allenatore – è più impegnativo e fisico, affronteremo squadre molto ben attrezzate con piazze straordinarie. Sarà stimolante metterci alla prova, con il nostro entusiasmo possiamo fare bene. Vogliamo attrezzare una squadra per giocarcela con tutti, da matricola dovremo acquisire la salvezza ma sarebbe bello riproporre il nostro progetto tattico anche in cadetteria. Sono fiducioso». Il Catanzaro svolgerà il ritiro pre-campionato a Cascia, probabilmente a partire dal prossimo 12 luglio. (f.v.)
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