Mancava un libro che raccontasse le bellezze dei fari, «sentinelle del mare, sentinelle dell’anima», come ha scritto nel suo saggio, “Andare per fari”, Luca Bergamin (Il Mulino, 2023, pag. 176).
In Calabria il faro più significativo è, forse, quello di Capo Spartivento, punta estrema della Calabria.
Anticamente si chiamava “Heracleum Promontorium”, un nome che rimanda al mito di Ercole che si riposò su quel poggio dalle sue fatiche, quindi punto finale, della penisola italiana, che fu percorso dai navigatori greci, cartaginesi e romani e che oggi rimane un crocevia importante nel centro del Mediterraneo. Capo Spartivento cuore della Bovesìa, l’area grecanica dove una minoranza parla ancora il greco antico nei borghi che risalgono i primi contrafforti dell’Aspromonte.
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