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Trame, a Lamezia al via la nuova edizione. Iovene: «Aggiornare la lotta alle mafie» – VIDEO

Tutto pronto per l’edizione 12 del festival. Il presidente: «Lasciare da parte un’antimafia un po’ e rituale stantia»

Pubblicato il: 19/06/2023 – 15:41
di Giorgio Curcio
Trame, a Lamezia al via la nuova edizione. Iovene: «Aggiornare la lotta alle mafie» – VIDEO

LAMEZIA TERME Un’edizione ricca di eventi, grandi serate e tanti ospiti. Come tradizione, insomma, per un festival che da ormai 12 anni ha abituato la platea regionale, ormai sempre più di respiro nazionale, ad un livello elevato di dialoghi e confronti. E Trame 2023 – il Corriere della Calabria è tra i media partner – non farà eccezione. Il cartellone, già anticipato a Roma, è stato illustrato oggi al Chiostro di Lamezia Terme alla presenza del presidente di Fondazione Trame, Nuccio Iovene, il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro, la direttrice organizzativa Cristina Porcelli, Maria Teresa Morano e, in collegamento, il direttore artistico Giovanni Tizian.

Le due direttrici di Trame 12

Anche quest’anno il festival, giunto alla dodicesima edizione, si snoderà attorno ai libri dedicati al tema della criminalità organizzata e delle mafie, ma si muoverà essenzialmente lungo due direttrici. «La prima è quella del tema del festival, “Mediterraneo. Crocevia di mafie, migrazione e sogni” (QUI IL PROGRAMMA). Perché, quando abbiamo pensato a questo tema – spiega al Corriere della Calabria Nuccio Iovene – avevamo ancora negli occhi la tragedia di Cutro. E non potevamo immaginare che, a distanza di qualche mese, una ancora più grande si abbattesse sulle coste della Grecia, sempre nel cuore del Mediterraneo. Questo dimostra quanto sia attuale e quanto sia urgente e drammatico il tema che vogliamo affrontare con questo festival». «L’altra direttrice – ci racconta ancora Iovene – è ovviamente una sorta di bilancio dal tentativo di trasferire la strategia stragista che insanguinò nel 1992 la Sicilia al resto d’Italia. E quindi le bombe di Milano, le bombe di Firenze, le bombe di Roma, il Velabro, San Giovanni Laterano che portarono a 10 morti oltre che colpire il patrimonio artistico del nostro Paese. Quella ipotesi di trasferimento fu l’apice della strategia stragista, di cui protagonista fondamentale è stato Matteo Messina Denaro, catturato in questi mesi. E quindi anche su questo ragioneremo per fare un punto su come aggiornare la lotta alle mafie, come renderla più efficace, come leggere le mafie e le loro dinamiche in maniera diversa rispetto a quanto non si è fatto appunto nel periodo stragista».

Nuove ricette per l’antimafia

Individuati i percorsi, il compito più difficile per l’edizione 12 di Trame è uno: individuare nuovi dialoghi, strategie e, soprattutto, una nuova ricetta per l’antimafia. «Non c’è dubbio che aver abbandonato da parte della ‘ndrangheta, delle altre mafie, la strategia sanguinaria, quella delle bombe e delle uccisioni quotidiane sulle strade, ha fatto percepire in maniera diversa la criminalità organizza e soprattutto la sua pericolosità». «È il motivo – spiega Iovene – per cui dobbiamo aggiornare l’analisi e anche le ricette con cui contrastare le mafie. Il fatto che non ci sia più sangue per le strade, che ovviamente ci fa piacere, non significa che le mafie non esistano più né che siano meno pericolose. Probabilmente hanno scelto altre strade, non rinunciano mai, lo sappiamo, alla violenza quando la ritengono necessaria e la esercitano e vittime continuano ad esserci, forse non sono vittime eccellenti, non sono quelle che arriverebbero sulle prime pagine dei giornali, ma questo ci spinge a fare un punto». «Non è un caso che Festival di quest’anno si concluderà con il reading che abbiamo scelto tra l’altro comunemente con i festival antimafia che si sono messi in rete e che si presenteranno domenica, network piazza connection, con un reading dal libro di Giacomo Di Girolamo “Contro l’antimafia” che è ovviamente un paradosso, per dare un messaggio: bisogna lasciare un po’ da parte un’antimafia un po’ rituale, un po’ stantia e datata e aggiornarla ai pericoli e all’esigenze di oggi». (g.curcio@corrierecal.it)

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