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Le indagini

Svolta nell’omicidio del clochard pestato a morte a Pomigliano: arrestati due sedicenni

I due sono stati individuati grazie alle telecamere collocate in zona. La Procura: «Aggressione violenta ed immotivata»

Pubblicato il: 21/06/2023 – 17:56
Svolta nell’omicidio del clochard pestato a morte a Pomigliano: arrestati due sedicenni

POMIGLIANO D’ARCO Due 16enni sono stati fermati nell’ambito delle indagini sul decesso di Friederick Akwasi Adofo, 40enne ghanese senza fissa dimora morto dopo essere stato violentemente picchiato due giorni fa a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. I Carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Napoli nei confronti dei due 16enni per il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. 

«Aggressione violenta ed immotivata»


Un’aggressione violenta, improvvisa e immotivata. Così viene ricostruito in una nota della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Napoli il pestaggio a mote del 40enne. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini svolte dai Carabinieri di Pomigliano d’Arco, del Nucleo operativo e radiomobile di Castello di Cisterna e del nucleo investigativo, coordinati dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, i due 16enni fermati avrebbero colpito al volto l’uomo, continuando poi a sferrare calci e pugni, la maggior parte dei quali indirizzati al capo, quando ormai la vittima era immobile a terra. Il 40enne ha riportato un grave trauma cranico e un’emorragia cerebrale ed è morto in ospedale a Nola. Nei confronti dei due 16enni è stato eseguito un decreto di fermo per il reato di omicidio volontario, commesso con l’aggravante dei futili motivi e della crudeltà.

Individuati grazie a foto sui social

I due 16enni fermati per l’omicidio sono stati individuati confrontando le immagini registrate dalle telecamere e quelle dei profili social dei due ragazzi. I Carabinieri impegnati nelle indagini hanno acquisito i video delle telecamere presenti nella zona in cui la vittima è stata soccorsa. Proprio una telecamera, installata in un esercizio commerciale, ha ripreso la violenta aggressione da parte dei minori nei confronti della vittima, che si trovava da sola in strada. È stata quindi posta in essere dai Carabinieri una sistematica raccolta di immagini impresse nei sistemi di videosorveglianza della città. I video estrapolati hanno permesso di ricostruire il percorso dei due giovani aggressori ed ottenere ritratti più nitidi dei relativi volti.
Il successivo raffronto con i contenuti multimediali pubblicati dai due 16enni sui social network ha definitivamente consentito la loro individuazione. Dalla visione dei profili social dei due ragazzi indagati è emersa la presenza di contenuti che esaltano la violenza, con immagini di coltelli e bastoni retrattili. Nel corso delle perquisizioni locali svolte presso le abitazioni degli indagati, sono stati rinvenuti indumenti utili alle indagini.

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