Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

il verdetto

“Taurus”, oltre 350 anni di carcere per la ‘Ndrangheta in Veneto

Sono 28 le condanne decise dal Tribunale di Verona per i presunti esponenti dei clan Gerace, Albanese, Napoli e Versace

Pubblicato il: 21/06/2023 – 19:15
“Taurus”, oltre 350 anni di carcere per la ‘Ndrangheta in Veneto

GIOIA TAURO Dopo le condanne di primo grado di qualche settimana fa nell’ambito dell’inchiesta “Isola Scaligera” – arrivate a dare una prima conferma alle denunce della Procura antimafia di Venezia sulla presenza nel territorio veneto di famiglie ’ndranghetiste – nel fine settimana, sempre dal Tribunale di Verona presieduto da Pasquale Laganà, sono arrivati gli oltre 350 anni di pena a carico di 28 imputati dell’inchiesta “Taurus”. Lo riporta il Corriere delle Alpi in un articolo firmato da Roberta De Rossi.
L’indagine dei carabinieri del Ros di Padova coordinata dalla Dda di Venezia, ha riguardato le ‘ndrine calabresi di Gioia Tauro che hanno messo radici al nord, tra estorsioni, riciclaggio, false fatture, traffico di droga, usura (con tassi dal 300 a oltre il 600 per cento), minacce, rapina, ricettazione, traffico d’armi.
Con questa sentenza (che potrà essere impugnata) anche per i giudici veronesi ha agito nella regione e in particolare nel Veronese – ma con interessi anche nel Padovano, Trevigiano e Veneziano – un’associazione per delinquere di stampo mafioso, collegata alla ’ndrangheta.
Per “Taurus” i pubblici ministeri della Dda Patrizia Ciccarese e Andrea Petroni avevano già ottenuto una serie di condanne con rito abbreviato. Ora sono arrivate quelle di primo grado per gli imputati che avevano scelto il rito ordinario. Per altri 24 imputati, invece, il Tribunale ha fatto cadere ogni accusa.
Quello che la Procura ritiene di aver portato a giudizio, è un vero e proprio radicamento mafioso ventennale, con esponenti di ’ndrine della piana di Gioia Tauro che interagivano con il tessuto imprenditoriale ed economico della provincia di Verona, ai confini con Lombardia ed Emilia-Romagna. A dover rispondere dell’accusa di associazione di stampo mafioso, gli esponenti delle famiglie calabresi Gerace-Albanese-Napoli-Versace, con casa a Sommacampagna e in altri comuni limitrofi.
Così – tra gli altri 28 imputati – Antonio Albanese è stato condannato a 26 anni; Carmine Gerace a 21 anni; 18 anni e mezzo e 16 mila euro di multa per Mario Gerace. Poi c’è la famiglia Versace; 21 anni e 5 mesi per Diego Versace; 20 anni la pena per Giuseppe, 13 per Francesco. Per la Dda, si è trattato di una «gemmazione delle ’ndrine originarie, con cui sono rimasti legami operativi e una precisa divisione dei compiti».
Bisognerà attendere le motivazioni della sentenza per avere la ricostruzione dell’accusa, contro la quale gli imputati potranno naturalmente presentare appello. Il Tribunale di Verona ha anche riconosciuto il diritto al risarcimento alle parte istituzionali che si sono costituite parte civile nel processo: 200 mila euro di provvisionale per la Regione Veneto; 20 mila euro a favore della Cgil Camera del Lavoro di Verona; altri 20 mila euro alla Cgil Veneto. Poi i due privati costituiti a giudizio: 50 mila euro ad una società e 25 mila euro per un altro soggetto.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x